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LO STADIO DEL BARCELLONA CAMBIA NOME PER L’EMERGENZA COVID-19

(di Lorenzo Zibra) – La decisione presa dal Consiglio direttivo del Futbol Club Barcelona è storica: per la stagione 2020/21 il celeberrimo stadio, situato nel quartiere Les Corts, non si chiamerà “Camp Nou”.

Come infatti affermato dal vicepresidente Jordi Cardoner, la società catalana ha deciso di patrocinare la raccolta fondi per la lotta contro il Covid-19 mettendo sul mercato (seppur in via temporanea) il nome di quello che non solo è l’impianto sportivo di casa, ma anche un reale simbolo identificativo del popolo “culés”. Sarà la sigla di uno sponsor a prenderne il posto e gli introiti che deriveranno da questa collaborazione serviranno, nella loro interezza, a “combattere la malattia in Catalogna e nel mondo”.

Non era mai successo nella sua storia. Dal 1957, anno della sua inaugurazione, il Camp Nou ha sempre mantenuto la propria identità (poco importa se fino al 2001 il nome ufficiale, ma assolutamente desueto, era quello di “Estadi del Futbol Club Barcelona”).

Una scelta stravolgente, dunque, ma che non deve sorprendere. Non è la prima volta che il Barcellona s’adopera per iniziative di questo genere: nel 2006, sotto la dirigenza di Joan Laporta, il club aveva siglato un’importante partnership con l’UNICEF, volta e finalizzata al finanziamento di aiuti per i bambini di sette paesi in via di sviluppo (Angola, Brasile, Cina, Ghana, Malawi, Sudafrica e Swaziland). Prima di allora al centro della maglia azulgrana non vi era mai stata cucita o stampata alcuna scritta.

È sicuramente un periodo fervente per il settore delle infrastrutture calcistiche. Una probabile nuova sponsorizzazione per il Tottenham Hotspur Stadium in Inghilterra, il progetto dell’immenso Fiore di loto che ospiterà le gare del Guangzhou Evergrande in Cina, e ancora, la laboriosa trattativa tra Milan, Inter ed il Comune di Milano per San Siro, fino ad arrivare proprio in Spagna, con il disegno imperioso di quello che sarà il nuovo Santiago Bernabeu.

In un tale panorama, unendo l’utile al dilettevole, anche il club di Josep Maria Bartomeu fa la propria mossa, con la consapevolezza che un nome provvisorio non potrà intaccare la storia di uno dei più prestigiosi impianti del mondo.

In definitiva, sarà curioso scoprire chi verrà prescelto come finanziatore e che dunque, oltre a sostenere una giusta causa, si potrà vantare di aver apposto il proprio tratto distintivo sul tempio barcellonista.

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Redazione

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