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L’ascesa del “Gallo” Belotti: da zero a 100 mln di euro in 5 anni

(di Marcel Vulpis) – Belotti-Toro fino al 2021, con una clausola da 100 milioni di euro e uno stipendio da 1,5 milioni a stagione, più bonus a raggiungimento obiettivi sportivi. E’ il valore di calciomercato del 22enne centravanti granata, oggetto del desiderio fino allo scorso 4 dicembre di molti club stranieri (soprattutto nella Premiership inglese).

In questa stagione, che ha già decretato un primo verdetto (la Juventus campione d’inverno con due turni di anticipo), Andrea Belotti ha segnato ben 13 gol per un minutaggio complessivo pari a 1.433. Praticamente il calciatore bergamasco segna ogni 110, 23 minuti (quasi un gol ogni partita e metà primo tempo).

Belotti, in appena 5 anni, è letteralmente esploso: nel biennio 2011-12 all’Albinoleffe non supera i 3 milioni di valore, solo nel settembre 2013 nel passaggio dall’Albinoleffe al Palermo calcio il suo cartellino cresce fino a 6 milioni di euro. Questa quotazione rimane ferma anche nella stagione successiva (sempre in rosanero), nel 2014. Poi, un ulteriore balzo in avanti (8 milioni) nel 2015, quando nell’agosto si trasferisce dal Palermo alla corte di Cairo a Torino.

Nell’estate 2016 si inizia a parlare di un suo possibile trasferimento ad altro club (straniero) per una cifra non inferiore ai 35 milioni di euro. Poi, la firma del contratto con il Toro fino al 2021 e l’inserimento nel contratto di una clausola rescissoria (per il mercato estero) in area 100 milioni di euro. Una clausola che, in Europa (al netto della Chinese super league), si possono permettere non più di una decina di top club.

A differenza di altri contratti stipulati in questi ultimi anni, sia in Italia che all’estero, con la previsione di una clausola, si nota un forte sbilancio (a favore del club) tra lo stipendio del calciatore (che dovrebbe essere almeno in area 6-7 milioni di euro) e il valore che intende incassare il club. Anomalie anche queste di un calcio italiano sempre più schizofrenico. Certamente in caso di vendita (futura) ad altro club ci sarebbe una plusvalenza di ben 92 milioni di euro e proprio il basso costo gestionale renderebbe questo mark up veramente molto elevato rispetto alla media.

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Marcel Vulpis

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