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La sindaca Raggi (M5S) decide, alla fine, di aiutare il Progetto Filippide

(di Gianni Bondini) – La guerra è finita e forse neanche è cominciata. Armistizio, de iure e de facto, tra Progetto Filippide (l’organizzazione nazionale che fa fare sport ai ragazzi autistici) e il Comune di Roma a trazione
5stelle. Fino al prossimo giugno 2017 ci saranno i soldi per la benzina dei pulmini che portano i ragazzi al campo di atletica dell’Acqua Acetosa, alla piscina dell’Aniene e alla Scuola dello Sport.

Ed è assicurato anche il pranzo per i “filippidi” che tornano a casa stanchi e tranquilli, dando un po’ di tregua alle famiglie che altrimenti non saprebbero come far uscire i loro ragazzi difficili e sfortunati.

“E’ bene ciò che finisce bene” recita, prima di essere sommerso dagli applausi, il professor Nicola Pintus, presidente del Progetto Filippide. Dai primi di ottobre efficace “globetrotter” della protesta. Soddisfatto dall’impegno preso dall’assessore alle politiche sociali, Laura Baldassarre, e dal presidente della Commissione Sport, Angelo Diaro (M5S).

Promessa certificata dalla presenza di attendibili testimoni, che arriveranno puntauli quei 170 mila euro necessari a far funzionare l’organizzazione “Fippide”. Si dice, che senza apparire, il presidente del Coni, Giovanni Malagò
abbia seguito fin dall’inizio questa vicenda. In contatto con Pintus e pronto a dare una mano di tasca propria.

Perché la mattinata di oggi non era cominciata bene. Dalla risposta comunale alla richiesta del contributo al Progetto Filippide, che da Rutelli (ex sindaco di Roma) in poi nessun primo cittadino ha fatto mancare, s’era capito solo che
dalle casse capitoline non sarebbe uscito neanche un euro.

Tant’è che Pintus, con un veloce giro di telefonate aveva mobilitato per un presidio sotto la statua di Marco Aurelio un groppone agguerrito e preparato. Presidio di telecamere, col TG3 Rai che ha mandato un servizio in prima serata. Maxi striscione sorretto da una trentina di ragazzi e operatori. Affiancati da una dozzina di cronisti.
Con la madrina del Progetto Filippide, l‘onorevole (PD) Laura Coccia arrivata tra i primi. Seguita dal deputato Sel Stefano Fassina, contiguo ai 5Stelle e dall’ex assessore Paolo Masini, ora consigliere del Ministro Agli affari Culturali, Dario Franceschini. C’era aria di presidio a oltranza. E la mamma di Andrea, una bella signora con aria decisa, ha impugnato un megafono per farsi sentire: “Sindaca, non nasconderti dietro le finestre. Vieni a parlare con
noi”.

Alle tre e mezzo di oggi pomeriggio è sceso un ignoto messaggero, in mezzo alla folla delle maglie arancione dei ragazzi autistici e dei loro accompagnatori. “Sei persone –scandisce – Vi riceve l’assessore Baldassare e il consigliere Diario”.
Sconcerto dei “flippidi”. Perché dieci minuti prima era giunta la notizia che a riceverli sarebbe stata la stessa sindaca Virginia Raggi. Mezz’ora dopo è arrivato l’annuncio positivo.

Una immagine della sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi

Una immagine della sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi

 

 

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