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Italian Padel: la rivoluzione del padel italiano guarda al mondo

Intervista esclusiva con Claudio Galuppini, CEO di Italian Padel

Negli ultimi dieci anni il padel è passato dall’essere una curiosità sportiva a un fenomeno sociale e di mercato. Tra i protagonisti assoluti di questa crescita c’è Italian Padel, azienda leader nella produzione di campi e nella creazione di network per club e appassionati.
Abbiamo incontrato il CEO Claudio Galuppini, che ci ha raccontato i segreti del successo, i nuovi progetti internazionali e la visione di lungo periodo del marchio.


Una crescita “magica” che unisce generazioni

Secondo Galuppini, il successo del padel si spiega innanzitutto con la sua straordinaria capacità di aggregare persone di età diverse.

“È uno sport che diverte tutti: genitori e figli possono giocare insieme, e anche chi lo scopre in età adulta vive una vera magia,” racconta.

Ma alla base della leadership di Italian Padel c’è anche un approccio industriale all’avanguardia:

“La produzione di campi tecnologicamente avanzati e sicuri è un fattore decisivo. Utilizziamo vetri stratificati per garantire sicurezza e comfort ai giocatori. È un elemento imprescindibile per una crescita sostenibile.”

I risultati parlano chiaro: dopo aver chiuso il 2024 con una quota di mercato del 34%, l’azienda prevede di raggiungere il 40% nel 2025, consolidando così la propria posizione di riferimento in Italia.


Crowdfunding per crescere insieme

Martedì 4 novembre Italian Padel lancerà una campagna di crowdfunding su Mamacrowd con l’obiettivo di raccogliere 4 milioni di euro.

“Vogliamo nuovi compagni di viaggio,” spiega Galuppini. “Non ci rivolgiamo solo ai grandi investitori, ma anche a fornitori, sportivi, artisti e persone comuni che amano il padel.”

L’operazione, che prevede la cessione del 30-40% dell’azienda, servirà a finanziare nuovi progetti e creare ulteriore occupazione.

“Stimiamo di aver già contribuito a generare circa 2.500 posti di lavoro indiretti tra costruzione, manutenzione e gestione dei circoli.”


Obiettivo: 150 Paesi nel mondo

Oltre la metà del piano di investimento – circa il 55% – sarà destinata all’espansione internazionale.

“Vogliamo essere protagonisti del boom globale del padel,” afferma Galuppini. “Stimiamo che nei prossimi anni entreranno nel mercato circa 150 Paesi. In alcuni di essi, soprattutto in Nord America e Asia, creeremo joint venture con partner locali per gestire tutte le attività operative.”


Un network che diventa community

Con oltre 750 club affiliati, l’“Italian Padel Club” è oggi il più grande network nazionale del settore. Ma il progetto è solo all’inizio.

“Diventerà una vera community,” spiega Galuppini. “Vogliamo far interagire i circoli tra loro e offrirgli un marketplace digitale per condividere risorse, eventi e opportunità, riducendo i costi e rafforzando il senso di appartenenza.”

Un modello “Made in Italy” da esportare anche all’estero, come simbolo di stile, qualità e passione.


Innovazione e brevetti per il padel del futuro

Sul fronte tecnologico, Italian Padel continua a investire in nuovi brevetti.

“Stiamo lavorando a campi di nuova generazione, sempre più ‘di lusso’ e veloci da installare. L’obiettivo è migliorare l’esperienza di gioco e la gestione dei circoli.”

Galuppini anticipa che i nuovi modelli saranno progettati per integrarsi meglio con tecnologie digitali e sistemi di monitoraggio ambientale.


Visione a lungo termine e responsabilità sociale

Anche se il padel è oggi in pieno boom, il CEO guarda lontano:

“Nei prossimi 15 anni serviranno 700-800 mila campi in 150 nazioni. La crescita continuerà, ma noi vogliamo mantenere la leadership puntando su qualità e sostenibilità.”

L’impegno di Italian Padel si estende anche al sociale:

“Abbiamo partecipato al progetto di educazione alimentare “Il cibo sano per ogni bambino”, iniziativa di Coldiretti rivolta agli alunni di quarta e quinta elementare all’interno della quale è stata inserita la pratica del padel. Lo sport deve restituire valore alla comunità.”


Comunicazione, cultura e passione

La strategia di comunicazione continuerà a puntare su eventi, social media e testimonial sportivi.
Non mancano anche progetti culturali: Galuppini è autore di due libri, “Forgiato dalla vita” e “Il trono di padel”, entrambi disponibili su Amazon, che raccontano il percorso umano e imprenditoriale dietro questa storia di successo.


Italian Padel non è solo un’azienda, ma una visione che unisce sport, innovazione e italianità.
Da produttore di campi a motore di una community globale, la sfida di Claudio Galuppini è chiara: trasformare il padel da fenomeno del momento a patrimonio duraturo dello sport mondiale.

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Redazione

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