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Il prezzo del successo: 15 miliardi di euro per Euro2024. In Germania tutto pronto da sei anni

(di Davide Pollastri) – La Germania è pronta: il campionato europeo di calcio 2024, un evento che per l’edizione del 2020 (giocato nel 2021 a causa del Covid) ha registrato un’audience mondiale di oltre 5,2 miliardi di spettatori, un fatturato totale di 2 miliardi e un utile di oltre 850 milioni di euro, potrà contare su nuove infrastrutture e stadi, ereditati dal Campionato mondiale del 2006, hi-tech e di ultima generazione (l’unica new entry sarà la Merkur Spiel-Arena di Düsseldorf).

Nel dettaglio, dei 10 impianti che ospiteranno il tanto atteso evento, è l’Olympiastadion di Berlino, sede della finalissima in programma il prossimo 14 luglio (oltre che di un incontro del Gruppo B, due incontri del “D”, uno degli Ottavi di finale e uno dei Quarti), l’impianto con più posti a sedere (74.461 posti), ma non il più vecchio.

Lo stadio più anziano del prossimo torneo continentale sarà il Müngersdorfer Stadion di Colonia (rinominato RheinEnergieStadion per motivi di sponsorizzazione); l’impianto della Renania, inaugurato il 16 settembre del 1923 e più volte ristrutturato (l’ultima nel 2004 per i mondiali del 2006), ospiterà, tra fase a gironi e ottavi di finale, ben 5 incontri.

Se l’Olympiastadion di Berlino, come detto, è quello con il maggior numero di posti a sedere, quello con la maggior capienza è il Westfalenstadion di Dortmund (81.365 posti, 65.851 dei quali a sedere); l’impianto del Borussia ospiterà l’esordio degli azzurri (il 15 giugno contro l’Albania) più altre tre partite dei gironi, una degli Ottavi e la seconda Semifinale in programma il 10 luglio.

L’altra semifinale, in programma il 9 luglio, vedrà protagonista l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (nella foto sotto), teatro anche della gara d’esordio tra la Germania e la Scozia (14 giugno) e di altre 4 partite (la casa del Bayern, con il suo costo stimato in 340 milioni di euro, è anche l’arena polifunzionale più “faraonica” del Paese).

Per onorare la memoria di Franz Beckenbauer l’Allianz Arena, casa del Bayern Monaco ha impresso sull’anello dello stadio con i tradizionali colori bianco e rosso la scritta “DANKE KAISER”

Un altro impianto meritevole di attenzione è, senza dubbio, la Veltins-Arena di Gelsenkirchen, sede della finale Champions del 2004 e casa dello Schalke04, una delle nobili decadute del calcio tedesco (il club, vincitore di 7 campionati, 5 Coppe nazionali, 1 Coppa di Lega, 1 Supercoppa di Germania, 2 Intertoto e 1 Coppa UEFA, rischia, in questa stagione, di retrocedere in terza serie); l’impianto da 61.482 posti, inaugurato nel 2001 e costato 191.000.000 di euro, ospiterà quattro incontri.

A completare la lista dei 10 impianti scelti per la manifestazione, troviamo la MHPArena di Stoccarda (ristrutturato nel 2009), il Deutsche Bank Park di Francoforte (ristrutturato nel 2005), il Volksparkstadion di Amburgo (ristrutturato agli albori del 2000), la RedBull Arena di Lipsia (inaugurata nel 2004 e costata  116 000 000 di euro) ed infine la già citata Merkur Spiel-Arena di Düsseldorf, inaugurata il 10 settembre 2004 (in sostituzione del vecchio Rheinstadion) e costata 240 milioni di euro.

Questi stadi, le nuove infrastrutture, l’efficienza tedesca, i 9 “official global sponsor” internazionali (dallo storico partner tecnico Adidas, a Coca-Cola, passando per Atos, Booking.com, Lidl, Engelbert Strauss, Vivo, Alipay, oltre, infine, a Hisense, al suo 3° rinnovo consecutivo) e i cinque “local sponsor”, collegati a filo doppio al comitato organizzatore della manifestazione (il colosso delle tlc Deutsche Telekom, la birra Bitburger, le ferrovie Deutsche Bahn, l’azienda di lavorazione carni Wiesenhof e la compagnia assicurativa Ergo), contribuiranno a trasformare i prossimi europei in uno dei tornei meglio organizzati di sempre.

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