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Gratteri (procuratore Catanzaro): Le mafie stanno comprando in Europa, vero supermercato. Attenzione al calcio.

Il procuratore capo di CatanzaroNicola Gratteri (nella foto in primo piano) ha presentato il suo nuovo libro, “Storia segreta della ‘Ndrangheta” (Mondadori), scritto insieme al giornalista Antonio Nicaso, ad “Otto e mezzo”, programma di approfondimento politico (su La7) condotto dalla giornalista Lilli Gruber.

Durante la trasmissione, Gratteri ha spiegato che il problema mafia, in particolare della ‘Ndrangheta “è un problema europeo”. “La Comunità europea dovrebbe interessarsi, – ha continuato il capo della procura di Catanzaro – perché stanno comprando tutto ciò che è in vendita. Dalla vendita della cocaina in Europa, i trafficanti colombiani, boliviani e peruviani (unici Stati che producono droga naturale) non vogliono essere pagati in sud America. Solo il 9% di quei soldi vanno in quel territorio. Quindi le mafie sudamericane stanno comprando in Europa, perché è diventato un supermercato.
Per Gratteri questo fenomeno è possibile in Europa perché “non c’è una normativa” e si pensa che “le mafie non ci siano”. Quindi per adottare una normativa giusta, l’Europa non dovrebbe creare una “procura Europa” contro le mafia, in quanto avrebbe incontro a un “sistema di omologazione dei codici”; poiché c’è il rischio che venga “cancellato un secolo di legislazione italiana, creato sul sangue della gente morta in Italia, in quanto le cose più serie sono state fatte il giorno dopo delle stragi”. “Se abbiamo la forza dobbiamo partire dal sistema giudiziario italiano a salire e non fare la gara al ribasso. Adesso l’Italia non ha la forza di imporsi sull’Europa” ha concluso il magistrato.

E’ chiaro che le riflessioni del procuratore Gratteri, sulle Mafie che, in Europa, stanno comprando tutto (in molti settori), devono “allertare” le istituzioni e le forze dell’ordine del nostro Paese, perché proprio lo sport, e in particolare il calcio, può diventare una piattaforma facilmente aggredibile, oltre che appetibile, per la criminalità organizzata. Aspetto, tra l’altro, che è già avvenuto, ma adesso bisogna evitare che ci possa essere una vera e propria escalation, soprattutto nei casi di club e società sportive in crisi sotto il profilo esconomico-finanziario.  

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