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GLI EFFETTI DELLA BREXIT SULLA CAMPAGNA ACQUISTI DELLE SOCIETÀ CALCISTICHE DEL REGNO UNITO

(di Marco Casalone) – Il Ministero dell’Interno del Regno Unito ha approvato la proposta unitaria presentata da Football Association (FA, la federazione calcistica inglese, English Premier League (EPL, la massima serie del campionato di calcio d’Oltremanica) e English Football League (EFL, l’organo che sovrintende ai tornei di seconda, terza e quarta divisione), che stabilisce i criteri attraverso i quali i club iscritti ai rispettivi campionati potranno tesserare giocatori comunitari a partire dal prossimo 31 dicembre 2021, data nella quale verrà sancito l’addio del paese all’Unione Europea, dando quindi esecuzione alla cosiddetta “Brexit“.
I calciatori europei che vorranno trasferirsi in Inghilterra necessiteranno di un Governing Body Endorsement (GBE), un particolare permesso di lavoro attualmente già previsto per tutti gli sportivi professionisti extracomunitari
Il modello recentemente approvato si basa su un sistema di punti, che verranno attribuiti a seconda del numero di partite disputate dal giocatore con la propria nazionale (sia con la selezione maggiore che con quelle giovanili), con la squadra detentrice del suo cartellino (considerando sia i match di campionato che quelli delle coppe europee) e del prestigio della società venditrice (calcolato a seconda della lega alla quale partecipa e dei risultati ottenuti sia in patria che nelle competizioni internazionali): i calciatori che accumuleranno la quantità di punti necessaria potranno automaticamente ottenere il permesso, mentre coloro che non dovessero soddisfare i requisiti saranno costretti a rivolgersi alla FA Exceptions Panel (l’organo della Federazione preposto alla valutazione di questi particolari casi).

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Il nuovo metodo verrà introdotto in occasione della campagna trasferimenti del gennaio 2021 e verrà riesaminata da tutte le parti in causa prima della finestra estiva.
“La proposta rappresenta un chiaro esempio di come le diverse autorità calcistiche possano collaborare efficacemente per il bene di questo sport e, insieme alla Premier League ed alla EFL, monitoreremo con attenzione gli effetti dell’accordo, assicurandoci della sua reale efficienza”, ha dichiarato il CEO della FA Mark Bullingham, mentre il Chief Executive della Premier League Richard Masters ha sottolineato come “Continuare a reclutare i migliori giocatori presenti sul mercato manterrà la nostra lega competitiva ed avvincente, favorendo contestualmente lo sviluppo dei nostri giovani prospetti più interessanti”.
In base al nuovo regolamento, infatti, ogni club della EPL non potrà ingaggiare più di sei calciatori Under 21 stranieri nel corso di una stagione (con un limite massimo di tre tesseramenti per ogni sessione di mercato), mentre l’uscita dal Regno Unito dalla UE renderà illegale l’acquisto di giocatori europei che non abbiano ancora compiuto i 18 anni di età, valorizzando in questo modo i vivai delle società, troppo a lungo ignorati o sottovalutati in particolar modo dalle squadre più importanti del campionato.
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Redazione

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