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Ghiretti (SG Plus): Parliamo di sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma ricordiamoci della legacy sui territori

Ambiente, sostenibilità, percorsi condivisi, CSR, rendicontazione, legacy. Sono i diversi temi che abbiamo trattato con Roberto Ghiretti (nella foto in primo piano), fondatore e titolare di SG Plus, presente da oltre 15 anni nella consulenza strategica in ambito sportivo (e non solo). codice bonus bet365 Per molti lo Sport Advisor più importante come realtà italiana indipendente presente nel Paese.

1) Ghiretti, nei giorni scorsi la sua struttura è stata al fianco, sul terreno della comunicazione, del brand DHL. Quest’ultimo ha investito a Roma sul progetto “Formula E”, in occasione del primo grand prix d’Italia. Cosa avete studiato per il vostro cliente per aiutarlo a comunicare al meglio?

R: Parliamo, nel caso specifico, di un accordo internazionale molto importante. E’ chiaro che si va verso un concetto di “sostenibilità economica“, ma lo stesso deve avvenire anche in ambito “sociale” e “ambientale“. Ogni evento, secondo noi, deve lavorare su questi tre piani. E’ ormai imprescindibile. Ma soprattutto “rendicontare” i risultati raggiunti e le aziende devono far capire ai consumatori come si stanno muovendo in questa direzione. Ad esempio, l’area gestita da DHL in occasione della Formula E era stata pensata con percorsi e iniziative ad alta tecnologia, ma anche finalizzata al concetto della sostenibilità ambientale. Qualsiasi ragionamento futuro nel mondo dello sport deve seguire questi percorsi. 

2) Il tema dell’ambiente è sempre più importante e il fatto che marchi del comparto automotive stiano investendo sull’elettrico ne è la conferma. Questo cambiamento epocale porterà alla nascita di nuovi progetti di comunicazione che sconfinano anche nell’area del CSR? 

R: Ogni evento, attività, sponsorizzazione, dalla visibilità pura del marchio fino alle attività di engagement, deve però portare a farsi una domanda molto semplice: “Cosa si lascia al termine di queste iniziative?” e ancora “Qual è la legacy per la comunità di riferimento?” Qualsiasi operazione di marketing e/o di comunicazione deve creare un’eredità, anche piccola. Quello che vedo debolissimo nel nostro settore, attualmente, è il tema della rendicontazione. Ecco perché diventa fondamentale, spiegare il senso di ogni percorso e far toccare con mano cosa si è raggiunto nel concreto. Non è quindi un problema di “dimensione”, bensì di “legacy”. Bisogna andare sempre più nella direzione del CSR (Corporate Social Responsability, nda). Ormai fondamentale, per non dire strategica, in una società post-moderna qual è quella attuale. 

3) Il tema del rispetto dell’ambiente è sicuramente nell’agenda di molte realtà, ma non c’è il rischio che ci sia una “corsa all’oro” (da parte di alcuni soggetti), vanificando l’impegno di operatori assolutamente seri?

R: E’ indiscutibile che, già a partire dai progetti di CSR, non sempre assistiamo a iniziative realmente sentite da chi le pensa o le propone. Sembra quasi di essere in una area del tipo “…Siamo buoni se possiamo”. La CSR, tanto per capirci, non può essere una coperta buttata lì solo per nascondersi o coprire gestioni magari anche non sane. Noi, come SG Plus, da sempre partiamo dalla fase dell’ascolto, che è importantissima, mi creda. E non sempre tutti la portano avanti, perché ascoltare è impegno. Ascoltiamo, soprattutto, per capire (nei diversi progetti) cosa costruire assieme rispetto alle diverse necessità aziendali.

Il logo di SG Plus – sport advisor con quartier generale a Parma

4) Sempre nelle ultime settimane avete supportato il CSI, che ha convocato gli “Stati generali” del suo mondo: Quali sono stati i temi centrali?

R: Oggi il CSI (Centro Sportivo Italiano) si pone come un Ente (di promozione sportiva), come una realtà per lo “sviluppo di socialità diffusa. Punta sempre più decisamente su mondi difficili come le periferie italiane o sfidanti come quelli dei giovani. Per lanciare patti e sfide educative con le famiglie in primis, con gli allenatori, ma soprattutto con i ragazzi e le loro famiglie. Oggi abbiamo diverse esigenze e criticità in ambito educativo. Penso soltanto, per esempio, al problema attuale e strisciante del “bullismo”. I casi di questi ultimi giorni, portati alla ribalta della cronaca, ci dovrebbero far riflettere (tutti) molto seriamente, per arrivare ad un nuovo patto tra parti sociali. Bisogna, però, partire dal basso, come sta facendo correttamente il CSI, ovvero dalle piccole cose e oggi questa è proprio la filosofia del CSI sul territorio. 

photo di un evento sportivo a marchio CSI by Daniele La Monaca

5) Da sempre il CSI è impegnato nel sociale a supporto del territorio. Due temi storicamente nel dna prima di Studio Ghiretti, oggi di SG Plus. Qual è il suo commento al riguardo?

R: Con CSI il rapporto dura da oltre 15 anni, già dai tempi di Studio Ghiretti, e oggi prosegue sotto la nuova struttura denominata “SG Plus”. Insieme stiamo vivendo una rinnovata linea di azione in ambito progettuale e questo è uno stimolo incredibile per tutta la nostra struttura operativa sul territorio nazionale. Con CSI, per concludere, c’è una piena identità di valori e di linea di azione. Da parte di entrambi sono sicuro che c’è stato un arricchimento reciproco. 

6) Quali sono le iniziative più importanti di SG Plus, in programma nei prossimi mesi. Su quali progetti state lavorando nello specifico?

R: Come struttura ci stiamo muovendo nell’area delle ricerche e analisi collegate al mondo dello sport a tutto tondo. Nei prossimi mesi, saremo presenti in diversi eventi: dal volley maschile a Firenze (Pool “A”: l’Italia giocherà contro il Belgio, l’Argentina, la Dominicana e la Slovenia) all’interno del contenitore del mondiale di specialità, e, sempre nello stesso mese, saremo impegnati con il mondiale MTB Marathon alle Tre cime di Lavaredo (dal 14 al 16 settembre). Oltre a ciò siamo attivi su progetti di turismo applicato allo sport e seguiremo una serie di iniziative di DHL nel mondo della pallavolo. 

 

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