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Fumata nera per gli stadi aperti fino al 25% della capienza. Lo ha deciso il CTS, ma sulla stessa linea è il ministro della Salute Speranza

Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ha bocciato, nelle ultime ore, l’idea di riaprire tutti gli stadi italiani fino al 25% della capienza. Un segnale in tal senso era arrivato ieri dalle dichiarazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza (aveva parlato di priorità per le scuole escludendo a priori gli impianti sportivi).

il Comitato “ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici ed in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano – al momento – le condizioni per consentire negli eventi all’aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome. Resta, comunque, imprescindibile assicurare – per ogni evento autorizzato dalle norme attualmente in vigore – la prenotazione e la preassegnazione del posto a sedere con seduta fissa, il rigoroso rispetto delle misure di distanziamento fisico di almeno 1 metro, l’igienizzazione delle mani e l’uso delle mascherine“.

“I numeri indicati nel DPCM dovranno necessariamente essere ridotti dagli enti organizzatori e posti sotto la valutazione e la responsabilità delle autorità sanitarie competenti”. Il Cts infine, “pur comprendendo le aspettative di un ritorno graduale degli spettatori alla fruizione in presenza degli eventi sportivi, ritiene che la proposta operata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome potrà essere riconsiderata sulla base dei risultati del monitoraggio di impatto delle riaperture della scuola e della pubblica amministrazione”.

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