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Eredivisie, troppi sponsor per l’Heerenveen: ecco cosa si sono inventati in Olanda

(di Marco d’Avenia) – L’ultima notizia che ai nostalgici del calcio farà storcere il naso arriva dall’Olanda, dove la dirigenza dello Sportclub Heerenveen ha escogitato un modo per massimizzare la presenza degli sponsor sulla divisa sociale. Proprio a causa dell’ingente numero di brand presenti sulla maglia, il cognome dei calciatori è stato infatti stampato sul colletto.

L’esperimento, riporta il portale “Il Romanista“, si è concretizzato nella partita casalinga del 6 dicembre scorso giocata contro il PSV Eindhoven, pareggiata poi per 2-2. Al momento la classifica della serie A olandese vede l’Heerenveen ottavo in classifica a 20 punti in compagnia dell’AZ.

A spingere la dirigenza del club dei Paesi Bassi a prendere questa storica decisione è stato l’inserimento dell’ennesimo sponsor. Sul retro della maglia dell’Heerenveen c’erano infatti già “Effektief” (ditta di pulizie), “Jako” (sponsor tecnico). A far saltare gli equilibri è stato però il terzo brand, “Mascot Workwear” (produttore di abbigliamento da lavoro). Tuttavia sullo store ufficiale dello Sportclub Heerenveen la modifica non è stata ancora ufficializzata, in quanto provando a personalizzare la maglia si può notare il cognome nella sua posizione abituale.

La notizia non può non ricordare la rivoluzione degli sponsor portata da Paolo Rossi, attaccante di Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona, nonché trascinatore dell’Italia campione del mondo nel 1982. Fu infatti proprio l’esoso prestito biennale di Pablito dal Lanerossi Vicenza al Perugia nel 1979 a spingere il presidente degli umbri Franco D’Attoma a presentare la prima maglia in Italia con una sponsorizzazione: si trattava del pastificio Ponte.

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