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Come ci si prepara al Tour de France: le parole dello spagnolo Landa

Il ciclismo, a detta di molti, è uno degli sport dove si esprime il maggior sacrificio sia fisico che psicologico e forse in un periodo così poco comune lo diventa ancora di più. Vediamo questi atleti soli affrontare salite che sarebbero ripide anche in auto e sfrecciare a velocità che possono arrivare a toccare i 70 chilometri orari.

Prendiamo oggi spunto dalle parole di Mikel Landa, ciclista spagnolo trentenne quest’anno capitano del suo team, che in un’intervista al blog di Betway L’Insider, famoso per i consigli sulle scommesse sportive, ci svela alcuni segreti di una delle corse che assieme al Giro d’Italia hanno fatto la storia del ciclismo.

Tour de France 2020: la storica corsa apre la stagione ciclistica

Normalmente siamo abituati a vivere questa fantastica corsa ciclistica a luglio, ma per cause di forza maggiore quest’anno l’arrivo a Parigi è previsto per il 20 settembre. Non sarà però di certo il mese o la stagione a far perdere di fascino a questa corsa. L’edizione numero 107 del Tour de France aprirà dunque la stagione ciclistica, giacché il Giro d’Italia è stato rinviato e dovrebbe partire a ottobre dopo i Mondiali di Aigle e subito prima della Vuelta di Spagna. Fra i possibili protagonisti del prossimo Tour de France potrebbe esserci, visti anche gli ultimi risultati, il trentenne basco Mikel Landa: classificatosi fra quarto e settimo posto nelle ultime tre edizioni, ha la maturità e l’esperienza giuste per poter aspirare a un posto sul podio. Il basco si sente a proprio agio a correre nel Tour de France visto e considerato che, in particolare per quanto riguarda le tappe dei Pirenei e delle Alpi, può esprimere il meglio di sé come scalatore provetto. Questa sarà anche la sua prima esperienza da capitano unico: appena approdato al team Bahrein-Mclaren, quest’avventura per Landa rappresenta una sfida con se stesso prima ancora che una competizione con altri ciclisti e altri team. Proprio forte di questa nuova squadra, il basco potrebbe essere una “sorpresa” anche per gli appassionati e gli addetti ai lavori delle scommesse online. Ma nonostante la fiducia nel team, l’entusiasmo e la sicurezza personale, Landa rimane con i piedi per terra perché proprio grazie alla sua grande esperienza sa che le insidie, soprattutto nel Tour de France, sono dietro l’angolo e che una minima mancanza di concentrazione o determinazione sarebbe fatale, in una corsa dove il dettaglio fa la differenza.

Il peso della preparazione e l’Ineos da battere

Dall’intervista di Landa emergono anche alcune preoccupazioni, alleviate solo parzialmente dal fatto che si tratta di problemi a cui stanno andando incontro tutti i ciclisti: la preparazione al giro quest’anno non sarà propriamente adeguata per una competizione così dura, anche se il ragazzo di Mungia si dice particolarmente fiducioso nel suo team, che ha la giusta composizione di velocisti e scalatori a differenza di altre squadre. L’altra “preoccupazione” espressa da Mikel Landa riguarda l’Ineos, noto ai più come team Sky, considerato favorito alla vittoria finale. Il team britannico guidato da Dave Brailsford ha vinto tanto e si è aggiudicato sette Tour de France negli ultimi otto anni, cedendo il primo posto agli avversari solo nel 2014. Ma anche per gli ultimi vincitori del Tour, ovvero Bernal, Froome e Thomas, ci sarà l’enigma di una preparazione non all’altezza di una gara del genere. Inoltre, un possibile problema nel team Ineos potrebbe venire proprio dall’interno, cosa che Landa sottolinea: il roster della squadra vanta sì ciclisti e personalità di primissimo livello, ma al contempo anche di difficile gestione. In ogni caso, i cinque arrivi in salita proposti dal calendario del Tour de France, inclusa la cronometro, fanno ben sperare il basco che potrebbe guidare con determinazione i suoi fra le ripide salite di Pirenei e Alpi.

Landa non può e non vuole nascondersi e punta dritto alla vittoria finale, anche se l’Ineos Sky e una preparazione molto particolare potrebbero mettere letteralmente i bastoni fra le ruote al ciclista spagnolo. Le insidie di un caldo torrido e di una preparazione che va avanti da dicembre e ha avuto alti e bassi potranno forse rendere ancora più intrigante una delle corse ciclistiche più belle e celebri del mondo e riservare qualche sorpresa inaspettata.

*Per l’articolo originale visita: Betway L’insider

 

 

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