«Non ci sono stati problemi
particolari, il comitato ristretto appena possibile ha cercato di
lavorare
portando a casa il risultato al più presto possibile -spiega a ‘La
Politica nel
Pallonè su Gr Parlamento-, ma ci sono state molte audizioni, anche se
senza
scolli particolari. Si è cercato di dare maggiore profondità al testo
per capire
come ricollegare le problematiche al mondo dello sport nel suo
complesso». Ogni
società che andrà a costruire un impianto avrà l’obbligo di investire
una parte
del finanziamento in impianti sportivi scolastici. Ogni singolo
intervento sarà
quindi collegato allo sport di base e «questo, per noi, è già un
gradissimo
risultato». «Abbiamo lanciato un sasso nello stagno. La legge prevede
inoltre
che in ambito di accordo di programma sia possibile prevedere progetti
che
possono mettere in piedi strutture di carattere commerciale e
immobiliare». Anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha
parlato della legge sugli
stadi. «Ritengo che il testo della legge si dovrebbe preoccupare di dove
reperire i finanziamenti. Non ci sono somme a disposizione -prosegue
Lotito-, e
le società di calcio non hanno risorse per costruire un impianto se non
c’è la
possibilità di fare degli interventi urbanistici collaterali per
costruire e
mantenere la struttura. Vogliamo che la legge sia applicabile».’Il parere delle commissioni sulla legge stadi non si presta a vivere un
percorso
tormentato, siamo in una attività di prassi, ma ora siamo appesi al voto
di
fiducia. Dopo il 14 dicembre si potrebbe fare una previsione’. Claudio
Barbaro,
deputato del Pdl e relatore alla Camera della proposta di legge sugli
impianti
sportivi, fa il punto sull’iter della legge.