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Bruno Molea (Scelta Civica): Roma2024 sarà un’enorme vetrina per il Paese

L’intervento dell’on. Bruno Molea (Scelta Civica) alla Camera – sul tema di “Roma2024”, in cui spiega le ragioni del “Sì” a favore del progetto della candidatura olimpica di Roma per i Giochi del 2024. 

“…Le Olimpiadi del 2024 rappresentano sicuramente un evento di eccezionale levatura e, come è noto, in questi casi è inevitabile che ci sia sempre una parte contraria e una a favore dell’evento. Tuttavia, va ricordato che i Giochi olimpici, come è stato anche per Expo, saranno un’enorme vetrina, per il nostro Paese, aperta sul mondo.
  Partiamo dal fatto che lo sport ha una dimensione multifattoriale, è un fenomeno di alta spettacolarità, su cui si muovono investimenti ingenti sia di carattere strutturale che tecnologico. I Giochi sono un fenomeno che investe in modo crescente la vita di un territorio, delle persone, determinandone il livello di salute, di socialità, di sostenibilità e, perché no, anche di sviluppo economico.
  Con questa occasione Roma potrebbe realizzare un grande sogno: regalare al proprio Paese e al mondo lo spettacolo di un’Olimpiade e delle Paraolimpiadi unico e straordinario, capace di rilanciare i valori della fratellanza e dell’amicizia tra i popoli in un abbraccio globale che solo lo sport sa cementare, capace di abbattere i vecchi e i nuovi muri e i confini e gettare infine un solido ponte per la pace tra le persone e le genti.
  Roma 2024 significa regalare ai bambini di oggi la più grande festa dello sport e la speranza di poter vincere, correre, partecipare, domani, alle Olimpiadi di casa propria, vedere da vicino i campioni preferiti e apprendere lo stile di una vita sana e i valori più importanti di cui lo sport è portatore.
  Roma 2024 può ripetere il successo delle Olimpiadi del 1960, le prime dell’era tecnologica, le più innovative, le prime Paraolimpiadi. Quei giochi sono entrati nella leggenda e hanno portato all’attenzione del mondo atleti che hanno fatto la storia dello sport, come Wilma Rudolph, Cassius Clay e il grande Abebe Bikila, l’etiope che arrivò per primo al traguardo dopo aver corso tutta la gara scalzo.
  Le Olimpiadi del 1960 ebbero un indubbio valore, quello di riscattare agli occhi del mondo un Paese – l’Italia – che, uscito dalla guerra con una situazione politica interna non eccelsa, voleva tornare a contare, dimostrando, anche grazie alle bellezze storico-architettoniche, di cui solo l’Italia è in possesso, e grazie alla grande capacità del popolo italiano, che era capace di trasformare un evento di simile levatura dal punto di vista sportivo, anche in un evento capace di emozionare per la collocazione delle gare in particolari ed unici al mondo siti di pregio archeologico.
  

È indubbio che il 1960, con il successo delle Olimpiadi, rappresentò per l’Italia l’inizio del riscatto agli occhi degli altri Stati e l’avvio anche di un processo che portò, poi, il nostro Paese ad essere appieno considerato la settima potenza industriale del mondo. Grazie a questo evento, Roma e l’Italia oggi sogna di arricchire il suo grande medagliere olimpico, che tuttavia colloca già oggi il nostro Paese al numero 5 delle potenze, con il massimo numero di medaglie, dopo gli Stati Uniti, la Russia, la Cina e la Germania.

Ma non solo: con i suoi 2.700 anni di storia, Roma offre, ancora oggi, un palcoscenico spettacolare per ospitare i Giochi olimpici e i paraolimpici del 2020-2024. Nessun’altra città al mondo, infatti, può competere con la magnificenza e la bellezza dei suoi luoghi, delle sue basiliche e del suo patrimonio artistico.
  Inoltre, queste Olimpiadi possono rappresentare anche l’occasione per dare finalmente voce allo sport di base e alle tante organizzazioni e agli enti di promozione sportiva. Credo che i tempi siano maturi ormai, perché si pensi alla possibilità di coinvolgere il grande mondo degli sportivi di base, che in Italia rappresentano ben 7 milioni di praticanti, i quali dovrebbero in qualche modo essere considerati coinvolti in un evento di simile levatura, un’opportunità questa che non andrebbe sprecata per il bene e il futuro del movimento sportivo nel suo complesso.
  Le Olimpiadi sono belle, ma lo saranno ancora di più se da esse partiranno nuove strategie per avvicinare ancora di più la gente alla pratica sportiva. Con i Giochi, aumenterebbe anche l’attrattiva di capitali stranieri nel nostro Paese. L’organizzazione dell’evento sportivo più importante al mondo è un’occasione per rilanciare la capitale e il Paese tutto dal punto di vista economico, da un punto di vista prettamente di immagine del made in Italy e dell’impiantistica sportiva.
  

I risultati di uno studio commissionato dalla regione Lombardia stimano che l’impatto economico di Expo è stato pari a 12,5 miliardi nel 2015, di cui 5,3 nella recettività e ristorazione, 4,1 nel commercio, intrattenimento e tempo libero, e 3,2 nei trasporti. Gli effetti positivi si percepiranno anche nel 2016, anche se nella misura del 35-40 per cento. La produzione aggiunta generata è stata dello 0,4 del PIL nazionale. Le ricadute positive si sono registrate anche nell’area di Malpensa. In termini occupazionali, Expo ha infine prodotto 87.000 unità di lavoro, il 30 per cento delle quali verrà conservato anche per il futuro. Il settore turistico ha segnato il più 9,2 per cento, a fronte del dato nazionale del 2,2.
  Come per Expo, una parte dei finanziamenti potrebbero venire dagli sponsor. L’organizzazione dei Giochi olimpici e paraolimpici di Roma 20-24 permetterebbe allo sport italiano di usufruire di fondi aggiuntivi, atti a supportare iniziative, progetti e linee di intervento per lo sviluppo dell’attività sportiva di base e d’élite, garantendo così in Italia una prospettiva di qualità di talenti sportivi, ma anche un aumento della pratica sportiva nel Paese, così come già avvenuto nei Paesi ospitanti un’edizione dei Giochi olimpici e paralimpici.
  Come è successo per Expo, ci sarà la possibilità per tantissimi giovani, volontari italiani e stranieri, di candidarsi per un lavoro e vivere il sogno di condividere con centinaia di campioni l’emozione di una kermesse, che abbatte barriere, supera differenze, unisce e, talvolta, insegna a comunicare con gesti e occhi, prima che con le parole.
   Inoltre, la legge, recentemente approvata, sulla cittadinanza sportiva favorirà il tesseramento di atleti stranieri minorenni, regolarmente residenti nel territorio italiano, con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani e resterà valido fino al completamento delle procedure per l’acquisizione della cittadinanza.
  Coltivare il sogno olimpico significa anche pianificare una serie di interventi, funzionali a riqualificare le strutture esistenti, e sostenere lo sviluppo dell’impiantistica sportiva nazionale.
  La spesa per le Olimpiadi non deve intendersi, quindi, una spesa a perdere, ma funzionale a un investimento che darà ottime ricadute nel Paese. Non a caso, il logo ufficiale di Roma ’24 ha i colori bianco, rosso e verde, perché questa non è solo la candidatura di Roma, ma dell’Italia intera, che vuole vincere unita per un grande evento come le Olimpiadi.

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