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BRAND FINANCE VALUTA I TOP CLUB CALCISTICI DEL MONDO

(di Andrea Ranaldo) – I risultati sportivi, nel calcio, sono importanti, ma non fondamentali per la stabilità economica di un club. A stabilirlo è Brand Finance, consultancy indipendente che ogni anno stila la classifica dei 50 club mondiali più forti a livello commerciale.

Lo studio, che potete trovare a questo indirizzo (http://brandfinance.com/images/upload/brand_finance_football_50_report_2018.pdf), si riferisce alla scorsa stagione, e quindi non considera il boom mediatico ed economico generato da Cristiano Ronaldo in Serie A: CR7, ovviamente, sarà materia di studio nel report del prossimo anno.

Una immagine tratta dai profili social di Dazn.it

L’ÉLITE EUROPEA

In apertura accennavamo all’importanza relativa dei successi di una squadra, e la prova empirica arriva dal Manchester United: nonostante i Red Devils stiano vivendo in campo una delle pagine più amare della loro gloriosa storia, il brand dello United continua a volare, confermandosi di gran lunga il più “prezioso” al mondo con un valore stimato di 1.897 milioni di dollari, +9% rispetto al 2017 (1,733 milioni).

Completano il podio le due grandi di Spagna: il brand del Real Madrid vale 1573 milioni di dollari (+11% rispetto allo scorso anno), mentre il Barcellona 1511 milioni (+7%).

LE ITALIANE

Per trovare la prima italiana bisogna scorrere fino all’undicesima posizione, con la Juventus che, a fronte di una crescita del 23%, si attesta ora a 605 milioni. Tale valore, considerato il proficuo giro d’affari generato dall’ingaggio di Ronaldo, è destinato ad aumentare esponenzialmente nelle prossime stagioni, che potrebbero addirittura vedere i bianconeri a ridosso delle primissime posizioni.

Lo scettro per la crescita in percentuale più alta spetta però all’Inter che, grazie agli investimenti in Cina della nuova proprietà, ha visto il proprio brand aumentare del 119%, attestandosi a 475 milioni. I nerazzurri, che partivano dalla 28° posizione, sono ora 13°.

Molto bene la Roma: grazie a un’epica cavalcata in Champions League, terminata in semifinale dopo aver sfiorato la seconda rimonta consecutiva, il brand dei giallorossi è cresciuto del 46%, e vale 246 milioni. La campagna europea giova anche all’Atalanta, succosa new entry in 43° posizione: il marchio bergamasco è stimato in 136 milioni.

Relativamente stabili i brand di Milan e Napoli: i rossoneri perdono una posizione, e sono ora 19° nonostante una crescita del 10%, mentre gli azzurri scalano la classifica fino al 31° posto, ma non possono festeggiare fino in fondo per via di una crescita molto contenuta, pari al 3%.

GLI SPONSOR

 A livello di sponsorizzazioni, il ruolo del mattatore è recitato da Fly Emirates: l’azienda dell’emiro di Dubai, per comparire sulle divise di Real Madrid, Arsenal, Paris Saint-Germain e Milan, investe ogni anno oltre 170 milioni di dollari.

Compagnie aeree, autovetture e servizi finanziari: sono questi i tre settori più attivi nelle sponsorizzazioni dei top club.

Per quanto concerne gli sponsor tecnici, la lotta eterna tra Nike e Adidas è vinta nettamente dal colosso americano, che marchia le maglie di 16 dei 50 top club. La multinazionale tedesca si deve accontentare di 8, ma il duopolio è parzialmente intaccato da due marchi storici come Puma (6) e Umbro (5), e da due aziende in costante ascesa come New Balance (4) e Joma (3).

 I TIFOSI DEL NUOVO MONDO

 Brand Finance, per la sua analisi, ha preso in esame i mercati di Cina, India e USA, considerati le nuove frontiere per i brand calcistici mondiali.

La ricerca è stata condotta su 6805 intervistati sparsi per le principali città dei tre Paesi, e aveva lo scopo di capire le attitudini e i comportamenti dei tifosi medi, in modo da massimizzare gli investimenti di marketing, in loco, delle squadre europee.

Secondo lo studio, numericamente parlando il futuro del calcio è in Cina, dove l’89% del campione ha piena consapevolezza delle vicissitudini della Chinese Super League, preferita ai campionati europei. La squadra più tifata in assoluto è il Guangzhou Evergrande col 25% delle preferenze, davanti a giganti come Real Madrid e Barcellona, entrambi appaiati al 18%.

Un destino analogo tocca anche agli Stati Uniti: l’82% dei fan sostiene di apprezzare la lega nazionale, staccando, al secondo posto, la Premier League inglese, seguita dal 77% degli intervistati.

Quello che accomuna i tre mercati è l’amore per il Real Madrid. I suoi tifosi sono i più devoti: il 32% dei fan dichiara di non perdersi neanche una partita, il 45% assiste alla maggior parte di esse, il 22% segue saltuariamente la squadra, e solo il 2% non guarda mai alcun match.

Gli appassionati più accaniti risiedono invece in India: il 18% degli intervistati si dichiara “fanatico” di pallone, contro il 7% di Cina e USA. Sommato al 54% di persone che si dichiara un “forte appassionato”, si raggiunge un totale di 72% di indiani estremamente fidelizzati al calcio internazionale, contro il 54% dei cinesi e il 49% degli americani.

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