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Banca Imi premia i business collaterali della Juventus

Banca Imi promuove la capacità manageriale della Juventus, da cinque anni sul tetto della serie A italiana. La banca d’affari ha “alzato” la raccomandazione sul titolo della Juventus da hold ad add, con un prezzo obiettivo confermato a 0,30 euro.

Nel dettaglio, le attese sui ricavi salgono, rispettivamente, del 9,1% a 371 milioni di euro e del 7,5% a 366 milioni di euro, mentre il risultato netto è visto ora a -11,1 milioni di euro per il 2015-2016 (da -15,8 milioni) e a -14,7 milioni per il 2016-2017 (da -12,9 milioni, per via di maggiori costi del personale).

I conti dei primi 9 mesi (l’esercizio 2015/2016 si chiuderà il 30 giugno), resi noti lo scorso mese, hanno visto ricavi in crescita a 304,5 milioni di euro (+28,4%), un risultato operativo di 48,1 milioni (dai 6,9 milioni del precedente esercizio) e un utile netto di 36,1 milioni (da una perdita di 5,8 milioni).

Il club torinese di contro ha sottolineato che “per una corretta valutazione dei dati infra-annuali si ricorda che l’andamento economico è caratterizzato da una forte stagionalità”. Per questo, a fronte delle “significative risorse” impiegate nell’ultima campagna trasferimenti, la società prevede un risultato d’esercizio in perdita”.

Banca Imi, secondo quanto riportato in una recente analisi di MilanoFinanza, tiene in forte considerazione i “business collaterali” della Juventus, che contribuiscono a compensare la volatilità dei risultati legati alle performance calcistiche. In particolare il fondo immobiliare J Village e il centro medico-sanitario JMedical, inaugurato lo scorso 23 marzo. Un’analisi che quindi sottolinea l’importanza dei nuovi “business” ed investimenti messi in campo dai bianconeri, quasi senza considerare il consolidamento dei ricavi ottenuti con lo Juventus stadium inaugurato l’8 settembre 2011.

 

 

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Redazione

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