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Crescita record della pirateria: 4,6 milioni di italiani guardano lo sport illegalmente

(di Giacomo Mozzo) – La pirateria è un problema sempre attuale nel mondo dello sport: sono infatti 4,6 milioni gli italiani che guardano eventi sportivi live in modo illegale, un dato in aumento del 50%, per questa prima metà di stagione, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo i dati diffusi da una ricerca Ipsos/Fapav, sono circa 21 milioni gli atti di pirateria compiuti nel 2018, con il calcio a fare ovviamente la parte del leone (3 eventi su 4), seguito a ruota da Formula 1Moto GPtennisbasket sci. Gli strumenti principali attraverso i quali si diffonde tale pratica fraudolenta sono i siti web di streaming illegale, le Iptv (Internet protocol television) illegali e i decoder illegali (i cosiddetti “pezzotti”). Questi ultimi sono sovente legati a giri di criminalità organizzata, in un’ottica di “diversificazione degli interessi” da parte dei grandi giri criminali.

Tale aumento dimostrerebbe come, oltre ad una costante necessità di monitoraggio e nuove norme per arginare il fenomeno, sia fondamentale anche accrescere il senso civico e l’educazione culturale e sociale della popolazione, soprattutto nelle sue fasce più giovani. I reati che possono essere contestati a chi organizza siti con contenuti piratati o Iptv illegali sono infatti quelli di hackeraggioriciclaggio associazione a delinquere, con multe tra i 2.500 e i 25.000 euro e reclusione tra i 6 mesi e i 3 anni anche solo per chi fruisce dei contenuti su tali strumenti fuorilegge (come disciplinato dall’articolo 473 del Codice Penale). Un problema, inoltre, che interesserebbe non solo i player del settore, come Sky Dazn, ma anche i club, che vedono ridursi i propri abbonati, in base ai quali sono previsti ricavi variabili nei contratti stipulati con gli stessi operatori.

Il problema è dunque più attuale che mai, come dimostrato anche dalle misure previste nella Legge di Bilancio 2019 (con il rafforzamento della lotta alla pirateria e una specie di “Daspo online” per evitare il reiterarsi dei comportamenti fraudolenti) e dal fatto che i vertici della Lega Serie A abbiano inserito la lotta ai pirati dello sport tra i punti in cima all’agenda per il nuovo anno.

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Redazione

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