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Venezia FC stadium: progetto entro il 2023 da 185 milioni di euro

Anche il Venezia calcio (serie B) ragiona in grande e il presente/futuro passa per l’impiantistica sportiva.

E’ stato depositato e presentato, nei giorni scorsi, il progetto del nuovo stadio del Venezia FC (club di serie B), che verrà costruito a Tessera, a 12 km dalla città lagunare e vicino all’aeroporto internazionale “Marco Polo”. Una struttura da 18 mila posti, estendibile a 25.000, che secondo il presidente del club, l’avvocato americano Joe Tacopina, è assolutamente necessaria anche per il destino sportivo della squadra. Il progetto include un hotel 4 stelle, un museo, ristoranti e negozi, per far funzionare lo stadio 365 giorni l’anno anche con altre funzioni. La normativa di riferimento, la legge Stadi del 2013, prevede la presentazione di uno studio di fattibilità corredato da un piano economico-finanziario e altre procedure che non permetteranno l’utilizzo e la conclusione dei lavori prima del 2023.

Si tratta di un investimento del valore di 185 milioni di euro (comprensivi non solo dell’impianto sportivo, ma anche di albergo, retail center e di una nuova viabilità), con la possibile inaugurazione ad agosto 2023, quando il Venezia potrebbe aver già ultimato la sua scalata al calcio italiano, risalendo dalla B nella massima serie. Un progetto assolutamente innovativo, sotto il profilo architettonico, e destinato a proiettare il club nel mercato internazionale dell’impiantistica sportiva.

“Tutto è stato analizzato anche sotto il profilo della sostenibilità economica – ha sottolineato Tacopina – Sarà una struttura di cui tutto il mondo parlerà. Non solo calcio, ci saranno anche concerti e spettacoli. Mi ha già contattato uno dei promoter più importanti a livello globale, i grandi artisti non andranno più a Verona o a Milano, ma qui”. All’inizio lo stadio potrà contenere 18mila spettatori, espandibili fino a 25 mila unità.

E’ chiaro che il futuro del Venezia si lega a doppio filo a questa avventura: “Senza il nuovo stadio il nostro progetto calcistico non sarà sostenibile a lungo termine – ha sottolineato il presidente Tacopina – Solo così potremo competere a livello europeo. Studi economici evidenziano la correlazione tra uno stadio di livello e una squadra competitiva. Servono strutture che generino profitti e in Italia ora la situazione da questo punto di vista è rovinosa“.

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Redazione

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