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Uscire dall’emergenza più forti di prima: un convegno online per salvare il calcio dilettantistico dallo tsunami-Covid

Il 30% delle società dilettantistiche costrette a gettare la spugna, secondo un dossier della Lega Nazionale Dilettanti, per lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. Con 200 mila bambini e ragazzi che potrebbero rimanere senza una squadra, una maglia.

Nasce così un progetto dal titolo “Ne usciremo più forti! Idee e progetti per Società di calcio 4.0”. Un convegno online sulla piattaforma “Zoom” per dare speranza, ma soprattutto informazioni e strategie, per il calcio dilettantistico italiano. Un evento che metterà attorno allo stesso tavolo virtuale le istituzioni politiche, quelle sportive, le società del territorio, i media specializzati, e una serie di esperti e professionisti del mondo dello sport, della comunicazione, del marketing, del web e del pensiero creativo.

A idearlo, Alessandro Crisafulli, direttore generale dell’Aurora Desio, con la collaborazione di “Cambio di Campo”, società di consulenza, e il sostegno di Sporteconomy.it e Sprint e Sport. Interverrà anche l’assessore allo Sport della Regione Lombardia Martina Cambiaghi.

In questi giorni mi hanno scritto e telefonato in tanti: presidenti, direttori sportivi o semplici mister – spiega Crisafulli -. Qui è un disastro, mi hanno detto, non possiamo fare i tornei primaverili….forse non potremo fare il camp estivo…il bar è fermo…i pochi sponsor non pagano più… dovremo tagliare squadre, mister….non potremo rifare il campo né gli spogliatoi…dovremo ridimensionarci, rivedere i piani, forse chiuderemo. Capisco. Io invece penso da questo periodo di fuorigioco ne usciremo più forti di prima. Più moderni, più efficienti, più creativi, più resilienti, più umani, più solidali. Più forti come singoli e come squadra. Sicuro. Basta pensarlo. Basta volerlo. Basta avere la vision, le competenze e gli strumenti. Da qui l’idea della tavola rotonda”.

Le alternative sono due – aggiungono Marco Carniel e Andrea Righi di Cambio di Campo – piangerci addosso e gettare la spugna oppure rimboccarci le maniche e sfruttare tutte le opportunità che ci sta dando questo momento particolare. Inutile dirvi cosa crediamo sia meglio fare per preservare e valorizzare ancora di più tanti piccoli e grandi giocatori che rischiano di non riuscire a trovare una squadra dove fare ciò che amano di più nella vita: giocare a calcio. Fino ad oggi ci sono passate tra le mani infinite possibilità di cambiare le cose ma non l’abbiamo mai fatto. Ma oggi il mondo ci sta dicendo che cambiare non è più una possibilità. È un dovere. Questo è il momento perfetto. Questo è il momento dove bisogna mettere in campo, letteralmente, persone abili, idee innovative e iniziative in grado di fare rinascere questo mondo e in Italia la storia ci insegna che noi siamo maestri in tutto questo. Oggi siamo sicuri che mettendo insieme le forze, riusciremo davvero a fare tutti la differenza”.

L’evento si svolgerà venerdì 10 aprile alle ore 10.30. Potranno accreditarsi per partecipare al dibattito 100 operatori del settore (occorre registrarsi qui https://cambiodicampo.com/uniti-si-vince/) ma il convegno andrà anche in “live streaming”, accessibile quindi a tutti.

In questi giorni vengono raccolte le preoccupazioni, le istanze, le richieste dei club scrivendo alla mail unitisivince@cambiodicampo.com

Prodotto finale sarà un manifesto che verrà portato all’attenzione del Ministero dello Sport e della Figc.

 

IL PROGRAMMA DEL WEBINAR

Testimonianze delle difficoltà per le Società e richieste alle istituzioni:
Fabio Eleuteri (Ss Salaria Sport Roma), Juri Bocconcello (Fcd Bulgaro Academy) – Claudio Verretto (Direttore Sprint e Sport)

– Martina Cambiaghi, Assessore allo Sport Regione Lombardia
– Ermanno Redaelli, delegato Figc di Monza Brianza

– Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy
Cosa possono fare le istituzioni sportive e politiche per la base?”

– Avv.Simone Facchinetti, autore del libro “Sponsor e sponsorizzati”
La sponsorizzazione è veramente morta? Qualche input per resuscitarla”

– dott. Damiano Giovanni Dalerba, consulente fiscale ed amministrativo TeamArtist
Decreto cura Italia: ecco gli aiuti per le associazioni del terzo settore contro il coronavirus”

– dott. Enrico Gelfi, ceo EIS agenzia di management sportivo
La comunicazione e il marketing come chiave per uscire dalle sabbie mobili e spiccare il volo”.

– ing. Marco Carniel, co-founder Cambio di Campo
Come riorganizzare la propria Società Dilettantistica, trovando nuove idee che portino nuove fonti di ricavo”

– dott.ssa Marta Basso, esperta di pensiero creativo, co-founder Generation Warriors
La creatività per superare le difficoltà e generare nuove soluzioni”

Question time (15 minuti) – selezione delle domande arrivate nella chat di Zoom.

Un po’ di numeri. Il calcio dilettantistico e giovanile continua a rappresentare il principale movimento sportivo presente in Italia: nel 2019 si contano 12.350 società e 66.025 squadre, per un totale di 1.045.565 calciatori (di cui il 64% impegnati nell’attività di Settore Giovanile e Scolastico) e 564.473 partite ufficiali disputate.

Nel corso dell’ultimo quinquennio si è assistito tuttavia ad un leggero decremento dei principali indicatori (con una diminuzione media annua dell’1,2% del numero di calciatori e del 2,4% per quanto riguarda le società, mentre le squadre risultano in crescita dello 0,2%).

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Redazione

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