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Streaming: la rivoluzione tecnicologica degli eventi sportivi

(di Emanuele de Laugier) – Il mondo dello sport sta sperimentando un processo di rivoluzione tecnologica nel modo in cui si guarda, si interagisce e si consuma un evento sportivo attraverso lo streaming. Il progresso delle trasmissioni online di eventi è stato accelerato enormemente durante il primo periodo di pandemia di Covid-19, infatti l’evoluzione, che avrebbe richiesto anni, è accaduta in pochi mesi. Per esempio, secondo i dati dell’azienda britannica Ampere, i contenuti digitali, che rappresentavano il 4% del mercato globale dei media nel 2012, sono diventati il 32% del totale nel 2020. Inoltre, la piattaforma di streaming Disney+ è passata da zero a più di 100 milioni di abbonati nell’arco di 118 mesi, e questi numeri continueranno a crescere in futuro.

La società di consulenza Sports Value ha redatto un report sui punti di forza e sulle potenzialità dello streaming.
Nell’approfondimento dell’azienda, il primo degli aspetti fondamentali del successo delle trasmissioni online è l’avanzamento tecnologico, così come il suo sempre più grande accesso alle masse. A dimostrazione di ciò, una partita esclusiva su Facebook Watch tra Gremio ed Internacional, due squadre di calcio brasiliane, ha fatto registrare oltre 2 milioni di spettatori durante la diretta del match. Oppure, come altro esempio, il recente SuperBowl al SoFi Stadium di Inglewood (in California) ha già dimostrato la possibilità di collegare tutti i tifosi alla nuova rete del 5G.

Questi aspetti manifestano già l’esistenza di un’audience digitale per il mondo dello sport che andrà sempre più a sostituire quella televisiva in questo settore.
Legata a quest’ultima affermazione, Sports Value considera lo streaming come una “democratizzazione dei contenuti sportivi”, ovvero la possibilità di collegare i desideri dei consumatori moderni, attraverso il mondo digitale, alle leghe, alle squadre ed ai giocatori delle categorie minori.

Infatti, nel mondo della televisione, le piccole competizioni e gli sport meno seguiti non hanno spazio per la trasmissione, salvo pochi eventi come le finali dei tornei. Quindi, anche da un punto di vista economico, migliaia di partite non trasmesse generano perdite per gli sponsor e minori vendite nei confronti dei fan. Mentre, con lo streaming, è possibile che tutti gli eventi siano disponibili in diretta sulle piattaforme online, portando a guadagni a lungo termine per le squadre che, grazie ad una maggiore esposizione, potranno anche firmare contratti di sponsorizzazione più ricchi, nonché avere la possibilità di vendere più biglietti e più merchandising.

Un altro aspetto a favore per lo streaming è la sempre più grande presenza nelle case delle persone delle Smart TV, che permettono agli spettatori di collegare gli schermi da 50 e più pollici ad internet, avendo quindi anche la possibilità di scegliere cosa guardarci sopra senza essere vincolati alle trasmissioni televisive. Infatti, secondo uno studio di Hootsuite, sui 4.9 miliardi di utenti di Internet mondiali, il 30% di essi utilizza una Smart TV, con un crescita del 10% nell’ultimo anno.

Un’altro dei punti di forza dello streaming è come può impattare in maniera positiva sulle vendite dei brand. Un esempio è la Air Jordan, marca di abbigliamento sportivo creata da Nike nel 1984, che ha avuto una grande crescita nei ricavi dopo la messa in onda della docuserie “The Last Dance”, incentrata sull’ex giocatore della NBA Micheal Jordan e sui Chicago Bulls. Secondo Front Office Sports, la serie ha avuto 18 milioni di visualizzazioni negli USA e 24 milioni nel resto del mondo nel primo mese della sua uscita. Tutta questa visibilità ha portato la marca di abbigliamento a chiudere nuove partnership in tutto il mondo, tra cui una da 80 milioni di euro a stagione con il Paris Saint Germain.

Grazie a ciò, le vendite della Air Jordan sono aumentate del 15% nel 2020 e hanno raggiunto i 4.7 miliardi di dollari nel 2021, con un ulteriore incremento del 31% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, oltre a tutti gli aspetti positivi, ci sono anche degli aspetti negativi legati allo streaming. Date le sempre più numerose piattaforme di streaming, che si fanno concorrenza tra di loro e con anche le pay-TV, ormai spesso le Leghe vendono dei pacchetti diversificati per le partite delle proprie competizioni per incrementare i guadagni dei diritti di trasmissione. Ciò va ad impattare pesantemente sul portafoglio degli appassionati che vogliono guardarsi tutti i match di un campionato. Per esempio, negli Stati Uniti, gli spettatori che vogliono guardarsi tutte le partite della Premier League, massima divisione di calcio inglese, devono spendere 1200 dollari all’anno (si devono abbonare a SKY, BT e Prime Video).

Come risultato dell’approfondimento, per Sports Value, il più grande potenziale dello streaming sportivo non è la trasmissione, ma la costruzione di un gigantesco mercato digitale globale.

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