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STADIO FERRARIS: 45 MLN PER IL RESTYLING. DEPOSITATO IL PROGETTO AL COMUNE

(di Ilde Verrino) – Se a Milano, l’intenzione è quella di demolire l’attuale Giuseppe Meazza per dare alla luce un nuovo stadio, Genoa e Samp non sono dello stesso parere e continuano a lavorare insieme per il progetto di restyling dello stadio Marassi, il più antico d’Italia. La Luigi Ferraris s.r.l., società costituita dai due club calcistici, insieme al gruppo Pessina Costruzioni – un colosso specializzato nella costruzione di ospedali e impianti sportivi – ha infatti depositato il progetto di ammodernamento al comune. Secondo quanto riportato da La Repubblica, Samp e Genoa avrebbero in mente di terminare i lavori entro il 2022 e con un costo complessivo ci circa 45 mln di euro.

Il restyling – L’idea sarebbe quella di migliorare l’impianto, in modo da farlo vivere tutti i giorni a 360 gradi e non utilizzarlo esclusivamente durante le partite, attraverso la realizzazione di attività commerciali quali: negozi, aree di intrattenimento, un ristorante e una sala congressi. Inoltre il piano di ammodernamento riguarderebbe anche alcuni interventi come il rifacimento degli spogliatoi, dei bagni, l’inserimento di sky box, salottini di lusso con terrazzino vista campo e per finire i lavori alla tribuna superiore.

L’iter burocratico – Prima di poter procedere con i lavori, vi sono varie fasi previste dall’iter burocratico; fondamentale a tal proposito la legge stadi, la quale favorisce gli interventi di miglioramento degli impianti.

Il primo passo è la presentazione del progetto preliminare con piano economico finanziario – quello di 45 mln presentato da Genoa  e Sampdoria – che consentirà all’impianto di essere in regola con tutta la normativa Uefa e di superare il problema delle deroghe. Dopo 90 giorni dalla presentazione, il Comune deve convocare la conferenza dei servizi preliminare, che esamina  il progetto ed eventualmente apporta delle modifiche. Successivamente, sempre entro i 90 giorni, bisogna dichiarare in Consiglio comunale la pubblica utilità e l’interesse pubblico dall’opera. A questo punto il Comune può decidere se approvare o meno, la società Luigi Ferraris e il gruppo Pessina presentano il progetto definitivo che apre la conferenza dei servizi decisoria, la quale deve terminare con i permessi di costruire. Infine vi è l’evidenza pubblica perché la Legge stadi impone l’allungamento della concessione per 99 anni.

Successivamente il progetto viene pubblicato e si da il via ad una gara, poiché anche un altro operatore  potrebbe farsi avanti, anche se diritto di prelazione spetta al promotore. Concluso questo ultimo passaggio si assegna la concessione e si potrà partire con i lavori.

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Redazione

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