Stadi – Il gioiello dello Shakhtar Donetsk si chiama Donbass Arena
Il volano per lo sviluppo commerciale dello Shakhtar, ex club dei minatori della regione, è il nuovo stadio a cinque stelle, il cui costo complessivo è superiore ai 300 milioni di euro. Ha la forma di un’astronave (il general contractor è la compagnia turca Enka) e si sviluppa su una superficie di 46.780 mq. Per l’inaugurazione (svoltasi lo scorso 29 agosto 2009) i giallo-neri hanno coinvolto la K-events, società del gruppo Filmmaster, che ha gestito le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi di Torino 2006 e, di recente quella finale dei Giochi del Mediterraneo.
All’evento inaugurale dello stadio ucraino ha presenziato anche la pop-star americana Beyoncé Giselle Knowles, per la prima volta in tour nell’Europa dell’Est.
La Donbass Arena è un impianto da 50 mila posti (è il primo disponibile per gli Europei di calcio 2012), con una serie di servizi di intrattenimento per il bacino locale. Allestiti tre ristoranti, quattro bar accessibili per gli abbonati (stretta una partnership con Nestlé per la fornitura del caffè), un lounge-bar, fast-food, un museo, un centro fitness, un punto vendita per il merchandising ufficiale e negozi di abbigliamento. Sarà anche una struttura tecnologicamente avanzata nei sistemi di pagamento. Tutte le transazioni all’interno verranno regolate attraverso una carta ricaricabile a marchio Shakhtar Donetsk. Una novità assoluta non solo per l’Europa dell’Est, ma anche per il resto del Vecchio continente.
Lo stadio, il cui design è stato curato da Arupsport, società che ha realizzato l’Allianz Arena di Monaco e lo stadio di calcio di Sydney, sarà il biglietto da visita dello Shakhtar in ambito internazionale. L’obiettivo a breve del club è trasformarsi nel brand-bandiera della regione/nazione, intercettando, nel contempo, gli oltre 12 milioni di ucraini sparsi nel mondo (di seconda e terza generazione). La struttura, inserita nel parco Lenin Comsomol, vuole diventare un’icona della crescita dell’Ucraina, che cerca, a partire dal calcio, un’identità precisa (soprattutto a livello politico) dopo lo smembramento dell’ex Unione sovietica.
I numeri record della Donbass Arena non azzerano, però, la situazione negativa del mercato calcistico ucraino, che, fatta eccezione per lo Shakhtar Donetsk e la Dinamo Kiev, non riesce a proporre club e impianti sportivi di alto livello.
L’urna dell’Uefa ha portato come regalo di Natale in casa A.s. Roma l’avversario ucraino dello Shakhtar Donetsk (a febbraio negli ottavi di Champions league). Un club che esploso in questi ultimi anni, grazie anche a una serie di investimenti sul terreno dello stadio e del marketing. Il calcio ucraino si affaccia al mondo con uno degli impianti sportivi più moderni mai costruiti. È la Donbass Arena, la nuova «casa» dello Shakhtar Donetsk, che punta, entro il prossimo quinquennio, a entrare nella top ten continentale delle società più ricche.
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