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Salvatore Ippolito (Twitter Italia) presenta le nuove opportunita’ di real marketing live per le aziende del mercato sport

D: Perché gli organizzatori di eventi o player sportivi di alto livello si stanno avvicinando ai servizi offerti da Twitter?

R: Twitter è il boato “live” della gente durante gli eventi sportivi. Lo sport funziona infatti molto bene su Twitter proprio perché é ricco di sorprese, colpi di scena e momenti imprevedibili. E’ anche la piazza virtuale, dove la gente incontra, prima, durante e dopo le competizioni. Tutti vi partecipano e ci vogliono essere: dai campioni (che spesso hanno un numero di follower perfino superiore a quelli dei club per i quali giocano, nda), gli allenatori, le squadre, i telecronisti e i tifosi di tutto il mondo. Sia Twitter che Periscope (soprattutto nei prossmi anni) sono dei “pass” per gli spogliatoi. I tifosi possono accedere ai “dietro le quinte” dei grandi eventi ed essere ancora più coinvolti.

D: Quali sono stati quest’anno le case history più interessanti di “real marketing live” in ambito sportivo?

R: Sicuramente le operazioni attivate in occasione di #UCLFinal e Jeep Twitter Live Studio

D: Quali sono stati i risultati più importanti raggiunti per esempio con #UCLFinal?

R: Sotto il profilo numerico sicuramente gli 834 milioni di impressiongenerate dai tweet di chi era interessato alla finale Champions di Berlino tra Juventus e Barcellona. Abbiamo per esempio utilizzato molte tipologie di hashflags. In ogni Tweet contenente l’hashtag #FCBarcelona, #FCBlive o #DR3AM, così come#FinoAllaFine, #CeNeAndiamoABerlino, #ForzaJuve o #SeAndiamoInFinale, compariva un emoji raffigurante lo stemma della squadra, il logo del club. Ogni tweet con l’hashtag #UCLfinal, invece, mostrava il trofeo della partita.La sera prima del match, la Porta di Brandeburgo si è illuminata dei colori di entrambe le squadre grazie a tweet dei tifosi e anche questa è stata una operazione “emozionale” nata dall’interazione tra tifosi

D: Parliamo del progetto Jeep Twitter live studio.

R: Durante il match finale di Berlino, in un’apposita war room allestita presso gli uffici di Twitter Italia, un team agguerrito di persone al lavoro sul brand Jeep, jersey sponsor di Juventus, ha dato vita a una campagna di real-time marketing di portata internazionale. Sabato 6 giugno, data dell’evento calcistico a marchio Uefa, infatti, gli account @JeepItalia e @Jeep_People hanno twittato in tempo reale contenuti realizzati in base a ciò che accadeva sul campo di gioco, in modo da evidenziare i momenti salienti del match e coinvolgere il pubblico in maniera creativa e originale.

D: In occasione dell’ultima edizione della Mille Miglia avete testato ed utilizzato una Periscope car. Come è andato l’esperimento?

R: Mercedes-Benz, in collaborazione con Twitter, è stata la prima casa automobilistica a scegliere Periscope per trasmettere in live streaming le emozioni della Mille Miglia, l’appuntamento più atteso dagli appassionati delle auto d’epoca sul mercato italiano. I fan della leggendaria competizione hanno avuto la possibilità di salire virtualmente a bordo delle auto storiche in gara. Tanti gli amici della casa tedesca a scendere in campo per lanciare questa iniziativa, unica nel settore automobilistico: da Jean Alesi, ad Aldo Montano e Filippo Magnini, ambasciatore di Fondazione Laureus Italia, che hanno invitato tutti gli appassionati a seguire la Mille Miglia su @MercedesBenz_IT. Al volante di CLA e CLS Shooting Brake, a condurre le finestre live su Periscope durante le giornate della Mille Miglia, dal 14 al 17 maggio, sono stati Pierluigi Pardo e Joe Violanti che, solo in questa esclusiva occasione, sono usciti dagli studi radiotelevisivi per coinvolgere i propri follower a seguire le vetture Mercedes lungo le strade della corsa più suggestiva aperta alle auto d’epoca. Il risultato di tutto ciò è stato il presidio da parte di Mercedes delle conversazioni su #MilleMiglia con oltre 1.850.000 impression.

D: Sempre nello sport live ci sono state altre case history vincenti nel 2015?

R: Grazie a Twitter, quest’anno il pubblico degli Internazionali BNL d’Italia ha vissuto ancora più da vicino tutte le emozioni della competizione. Due Twitter Mirror, infatti, sono stati posizionati in vari punti del Foro Italico per condividere in tempo reale su Twitter scatti esclusivi degli atleti e dei personaggi presenti all’interno dell’area VIP. Selfie personalizzati per mano dei soggetti immortalati hanno mostrato l’atmosfera della gara, dell’allenamento, dei momenti di svago. Le foto sono state condivise in diretta dall’account Twitter @InteBNLdItalia. Per la prima volta in Italia, gli appassionati del torneo hanno avuto a disposizione su Twitter il servizio AutoReply, con il quale ricevere in tempo reale informazioni utili per seguire tutti gli incontri in programma. E’ stato sufficiente twittare #ibi15# risultati oppure #ibi15#programma, per ricevere in pochi secondi un testo o un’immagine contenente le tutte le informazioni inerenti.

Twitter, insieme con Facebook e Instagram, è tra i social media più popolari in tutto il mondo. In questi ultimi anni i “cinguettii” in appena 140 caratteri hanno strizzato l’occhio, con una vera e propria visione strategica di supporto del potenziale cliente, al mondo dello sport. Sporteconomy ha intervistato il manager Salvatore Ippolito (country manager Twitter Italia) sulle opportunità offerte dall’azienda americana per il settore dello sport-business. Tecnologia in tempo reale a servizio delle emozioni degli utenti, che, se correttamente guidate, possono generare, da un lato una positiva brand reputation per le aziende coinvolte e, in una fase successiva di marketing one-to-one, vendite potenziali di beni e servizi. E’ una nuova frontiere tutta da esplorare, ma Twitter vi ha posto per prima la bandierina, andando ben oltre i messaggi, certe volte un po’ troppo banali, che si trovano su Facebook, navigando da una pagina all’altra. Twitter si presenta, quindi, per il futuro come un compagno di viaggio ideale per azioni corporate o di prodotto per un target di clientela che cerca nello sport emozione e interazione, e, perché no, anche fidelizzazione con chi investe in questo specifico mercato.

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Marcel Vulpis

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