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Qual è lo stato di salute del calcio italiano?

Per il calcio italiano l’ultimo decennio è stato tutt’altro che semplice, sia dal punto di vista meramente sportivo che dal punto di vista finanziario. Società del calibro di Milan, Inter e Roma sono state costrette a ridimensionare fortemente le proprie ambizioni al fine di rientrare negli ormai noti parametri del Fair Play finanziario, istituto pensato dalla UEFA per evitare eccessive esposizioni debitorie. In Italia, fortunatamente, il peggio pare essere ormai alle spalle e a giovarne è stata la competitività del nostro campionato sempre più equilibrato e incerto.

In Serie A e Serie B la situazione è in netto miglioramento

Se è vero che in Serie A, tra entrate derivanti dalle sponsorizzazioni e dai diritti televisivi, anche in passato la stragrande maggioranza delle squadre era riuscita a sostenere il proprio debito, è altrettanto vero che negli ultimi anni in Serie B sono state diverse le società costrette a dichiarare fallimento. Le recenti esperienze del Foggia, prima, del Palermo, poi, e da ultimo del Trapani, lasciano intendere che il lavoro da fare in tal senso sia ancora tanto, ma che la quasi totalità delle società di B riesca a fare ancora calcio senza ricorrere all’indebitamento. La situazione è senza dubbio complessa per tutti e in massima serie anche la Juventus non se la sta passando benissimo dal punto di vista finanziario, nonostante secondo le quote Serie A sia nuovamente la favorita per la vittoria dello scudetto. Gran parte del merito di questi risultati tutto sommato positivi è sicuramente del presidente della FIGC Gravina, il primo a comprendere che esperienze simili a quelle del Palermo non avrebbero dovuto verificarsi mai più. Le fideiussioni richieste a livello federale, in uno con i controlli stringenti sui bilanci e sulla situazione patrimoniale delle compagini, hanno fatto sì che il nostro calcio diventasse più pulito e più sostenibile rispetto al passato. Anche in Serie A la situazione è decisamente migliorata e sono diverse le società che, purtroppo, hanno accusato un calo delle entrate ma tutte sono riuscite a tenere botta senza particolari problemi. L’aumento delle entrate derivanti dai diritti televisivi ha permesso ai club di resistere ai mancati guadagni causati dagli stadi chiusi e alle tante difficoltà accessorie che questa emergenza sanitaria ha portato con sé.

La nuova immagine coordinata di Lega Pro

Serie C e Serie D restano in difficoltà

Se in Serie A le entrate milionarie derivanti dalle sponsorizzazioni e dai diritti televisivi hanno permesso alla stragrande maggioranza dei club di resistere al momento di difficoltà senza particolari problemi, in Serie C e nelle serie dilettantistiche la situazione è decisamente più complessa. Anche in Serie C, tuttavia, durante la scorsa stagione tutte le società hanno rispettato i propri impegni e per la prima volta dopo tantissimo tempo nessuna compagine ha subito punti di penalizzazione in classifica a causa della propria situazione finanziaria. Sia in vista di quest’anno che dei prossimi, a ogni modo, la Federazione dovrà prestare moltissima attenzione a quelle categorie che rappresentano il cuore pulsante del nostro movimento calcistico e i vertici Federali dovranno essere bravi a studiare delle soluzioni che possano garantire a tutte le società, anche quelle dilettantistiche meno ricche, di sopravvivere.

Dopo anni difficili, il nostro calcio è in netta ripresa. I numeri sono incoraggianti e non possiamo fare altro che augurarci che negli anni a venire la situazione possa migliorare ulteriormente.

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