All newsAltri eventiAziendeBrandCalcioCalcioCalcio.InternazionaleDiritti TelevisiviEconomia E PoliticaEventihome pageIstituzione e AttualitàPremier LeaguePubblicitàPunto e a CapoSponsorshipSport Business

PREMIER LEAGUE IN TRATTATIVE SUI DIRITTI PRIVATI CON SKY, BT E AMAZON

(di Lorenzo Di Nubila) – La English Premier League (EPL) è in trattativa per ritirare la gara d’appalto per i diritti di trasmissione nazionali a favore del rinnovo degli accordi esistenti con i fornitori di pay-TV Sky, BT Sport e la piattaforma di streaming Amazon Prime, secondo il Telegraph.

Secondo quanto riferito, i dirigenti della massima serie del calcio inglese stanno discutendo con le emittenti e il governo del Regno Unito. Secondo il rapporto, la Premier League sta cercando di evitare il rischio di un duro colpo al valore dei diritti da Covid e le emittenti sono aperte all’idea, che potrebbe offrire un piccolo sconto sulla quota annuale.

Il rapporto suggerisce che potrebbe essere raggiunto un accordo del valore di circa 4,7 miliardi di sterline britanniche (6,52 miliardi di dollari), che è simile a quello che la Premier League ha ricavato dai suoi diritti nazionali durante il ciclo attuale. Sky attualmente spende di più, pagando 3,75 miliardi di sterline britanniche (5,2 miliardi di dollari) per 128 partite live a stagione, mentre BT spende 975 milioni di sterline britanniche (1,35 miliardi di dollari) per 52 partite all’anno. Le 20 partite di Amazon a stagione costano in totale al gigante della tecnologia 90 milioni di sterline (90 milioni di dollari).

Il Telegraph afferma che la Premier League ha discusso con il governo britannico in merito a eventuali questioni legali di una vendita privata. Lo specialista dei media sportivi digitali con sede nel Regno Unito DAZN, ad esempio, ha recentemente confermato che esaminerà il documento di gara prima di una potenziale offerta.

Con la Premier League non più soggetta alle leggi sulla concorrenza dell’UE, il panorama giuridico post-Brexit è meno certo e l’impatto della pandemia Covid-19 sulla capacità di spesa delle emittenti è un’ulteriore piega.

L’amministratore delegato della Premier League Richard Masters ha finora dimostrato di essere un forte negoziatore nel mercato dei diritti. Durante il suo mandato ha stipulato un contratto eccezionale con Nordic Entertainment (Nent) per i diritti scandinavi e si è assicurato un accordo favorevole per la sempre più difficile regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA).

L’ultimo ostacolo sulla strada è arrivato con la debacle della Super League. Un rapporto separato del Telegraph ha recentemente suggerito che qualsiasi futuro accordo di trasmissione avrà bisogno di garanzie ferme che impegnino i sei grandi club (Manchester United, Liverpool, Manchester City, Chelsea, Arsenal e Tottenham) a rimanere in Premier League.

Previous post

SYDNEY OSPITERA' LA COPPA DEL MONDO DI NETBALL 2027

Next post

L'OFFERTA PER LE OLIMPIADI DI BRISBANE 2032 COMPIE UN IMPORTANTE PASSO AVANTI

Redazione

Redazione

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *