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Oktagon Roma e Il progetto “Made in Thailand”.


Tra le novità di questa edizione capitolina di Oktagon vi è il progetto “Made in Thailand”: tre sfide, tra fighters di muay thai italiani e thailandesi (tutti di fascia top a livello di ranking internazionale) sotto l’egida della Reale Ambasciata di Thailandia. Giuseppe Gennuso nei -57kg (3×3) sfiderà il forte “Mr Kachen Toorarak”. Sempre nei -57kg (3×3) l’atleta della Mongolia, che vive stabilmente in Italia, Tenuun Gantushig (già uscito vincente, con una performance di alto livello, a Oktagon Courmayeur) incontrerà “F35 Rachanon”. La promessa lombarda Oscar Cambiaghi (nei -64kg/3×3) infine sfiderà il temibile campione thai “The Guide Rachanon”.

La parte finale della main card include la finale della prova di qualificazione per l’ingresso nel K-1 World Max, ma la parte più interessante riguarda i tre titoli mondiali.

Il primo è nella categoria di peso fino a 55kg (5 round da 3 minuti ciascuno) tra la salentina Alessia Coluccia e l’atleta ceca Viktorie Bulinova.

Coluccia campionessa del mondo WKU (muay thai -55kg), cintura conquistata lo scorso 25 maggio con un verdetto unanime sulla belga Lauren Hermans, sarà tra gli atleti più attesi il prossimo 29 novembre.
La 27enne giovane salentina (170 cm), in forza alla Polisportiva Zen Shin di Galatina (Lecce), seguita dal maestro Antonio Buono, si è formata inizialmente nel kung fu prima di avvicinarsi alla muay thai, arte marziale thailandese ormai sua “casa” sportiva per eccellenza. Il success, che ha segnato una svolta, a livello agonistico, è stato il titolo italiano “pro” ottenuto battendo Cristina Caruso, icona nazionale della disciplina.

Successivamente ha superato la rivale tricolore Paola Cappucci, prima di combattere, in terra straniera, a Londra, dove si è imposta contro la beniamina di casa aggiudicandosi il titolo europeo Elite. In Italia ha conquistato anche la cintura europea ISKA e successivamente il titolo mondiale WKU, consolidando la sua posizione tra le migliori atlete del panorama internazionale. Adesso Coluccia, in vista di Oktagon Roma, ha un nuovo obiettivo: il titolo mondiale muay thai ISKA (sempre nella categoria fino a 55kg), massimo riconoscimento internazionale a coronamento di una carriera già di alto livello. L’avversaria, individuata dagli organizzatori di Oktagon, è la 27enne campionessa mondiale Iska in carica la ceca Viktorie Bulìnovà (165 cm), che, negli ultimi cinque anni, ha combattuto in due promotion ceche (la Professional Muaythai League e nella parte di thai boxe di Oktagon underground) e nel circuito svedese Muay Thai For Life (MTFL), conquistando da un lato il titolo nazionale di specialità, ma facendosi conoscere e ben apprezzare all’estero, con l’obiettivo di maturare esperienza anche in altri contesti internazionali. Prologo ideale del match clou tra Mattia Faraoni e Akira Jr. Umemura sarà poi il secondo e penultimo titolo mondiale ISKA, questa volta di kickboxing, tra l’italiano Enrico “The Fog” Carrara e l’ivoriano, campione di Francia 2024, Johan Koffi.

Carrara, campione intercontinentale ISKA nella categoria -78kg, dopo la strepitosa vittoria in Sicilia, lo scorso 26 luglio al Pala Tricomi di Rosolini, in provincia di Siracusa, all’interno di Evolution Fight, ha scelto di mettere in palio la cintura mondiale kickboxing rules ISKA fino a 78 kg (5×3). Di fronte a lui appunto Koffi, con una significativa esperienza soprattutto nei circuiti internazioali come quello bulgaro di Senshi. A seguire la quarta difesa iridata di Mattia Faraoni atteso dal temibile kickboxer giapponese Akira Jr. Umemura.

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Redazione

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