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Nella lotta al doping il “tackle” del generale Gallitelli

(di Gianni Bondini) Ieri mattina il presidente del Coni Giovanni
Malagò ha presentato il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli,
già comandante generale dell’Arma, quale nuovo capo supremo
dell’antidoping (NADO ITALIA). Non è stato detto esplicitamente, ma
saranno i NAS il braccio operativo.
Non male, se si vuol vedere il bicchiere mezzo pieno.
Malagò, per far capire che la scelta è del Governo, ha detto: “Che il
nome del generale Gallitelli l’ha fatto Renzi e la ministro Lorenzin
(Salute) l’ha confermato”.
Il nuovo capo dell’antidoping ha confermato che paragona questo
fenomeno talmente pericoloso da paragonarlo “alla criminalità
organizzata”.
Gallitelli crede nei controlli a sorpresa. E fa bene, ma alcuni atleti
fanno come pare a loro. Lasciano l’indirizzo di un domicilio e poi vanno
da un’altra parte. Per non farsi disturbare dai “controllori”.
Ecco il primo obiettivo del generale Galltelli. avere a portata di
controllo gli atleti. A una specifica domanda, risponde: “Li
controlleremo. Dopo 47 anni nell’Arma cercavo qualcosa di continuità
nella sostanza”. Si presume di carattere investigativo. “La NADO si
muoverà con autonomia e indipendenza”. Promette Gallitelli.
Prossimamente Collare d’Oro ai Nas, per il contrasto al doping. Al
Coni piace l’Arma.

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Redazione

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