(di Marco Casalone) – Gli Indiana Pacers hanno annunciato, nei giorni scorsi, di aver concluso un accordo di sponsorizzazione con la società di telefonia Motorola, diventata “jersey sponsor” della franchigia NBA.

L’azienda dell’Illinois comparirà con il proprio logo sulle canotte del team di Indianapolis: Motorola, inoltre, sarà il partner ufficiale dell’applicazione mobile della società e sarà presente all’interno della “Bankers Life Fieldhouse Arena”, in occasione delle partite casalinghe di Victor Oladipo e compagni, con stand tecnologici aperti ai fans.

I termini dell’accordo non sono stati resi noti, ma Indiana dovrebbe incassare una somma vicina ai 10 milioni di dollari nei prossimi due anni: una cifra più bassa rispetto alla media della lega (che si aggira sui 6.5 milioni di dollari all’anno), giustificata però dal fatto che quello di Indianapolis sia uno dei mercati più piccoli e meno redditizi dell’intero campionato.

I Pacers sono il 29° team ad aver trovato una sponsorizzazione per le proprie divise da gioco da quando, un anno e mezzo fa, l’NBA ha autorizzato la presenza dei “jersey sponsor”, una novità che non aveva inizialmente riscontrato il favore degli appassionati (preoccupati dal fatto che i loghi potessero risultare troppo invadenti) ma che sta contribuendo ad aumentare i già enormi ricavi delle squadre.

È stato infatti calcolato come l’esposizione dei brand faccia fruttare ad ogni franchigia una cifra vicina ai 50 milioni di dollari all’anno e come questa stagione, per la prima volta nella storia, il totale dei ricavi annuali provenienti dagli sponsor abbia superato il miliardo di dollari (per l’esattezza 1,12 miliardi, con un aumento del 31% rispetto alla scorsa stagione), grazie anche alla presenza di marchi importanti come Disney, Harley-Davidson, PayPal e GoodYear.

Oltre ad Indiana, negli ultimi mesi anche Houston Rockets, Washington Wizards e Chicago Bulls hanno stretto accordi di collaborazione per le proprie divise; una sola squadra, sulle trenta della Lega (NBA), ne è ancora priva: gli Oklahoma City Thunder.