Punto e a Capo

Moratti l’ “insostituibile”

Moratti è “stanco” dell’Inter in crisi di vittorie, importanti si intende, cioè la conquista di un trofeo degno di questo nome, campionato o Champions League. E, si vocifera che dopo 12 stagioni di amarezze potrebbe essere pronto a “mollare” tutto. Ma in favore o sfavore di chi?

Tronchetti, amico del patron dei nerazzurri si è gentilmente sfilato dall’elenco dei papabili successori, visto anche l’enormità dell’impegno economico richiesto (circa 500 milioni di Euro sono i soldi fin qui versati da Moratti nelle casse del club milanese). Immaginare un successore diverso con tanta disponibilità di danaro è alquanto audace. Moratti è l’Abramovich italiano che ogni club vorrebbe avere come Presidente. Ha investito (male) i suoi soldi ma l’ha fatto spinto dalla passione per una squadra che per lui rappresenta tantissimo. E allora cari nerazzurri tenetevelo stretto un Presidente di questo genere, che non ha mai battuto ciglio quando è stato necessario mettere mano al portafoglio. Moratti, dovrebbe iinvece cominciare a fare piazza pulita intorno a sé, di quelle persone che hanno dato tanti cattivi consigli e che non danno al club l’idea di essere una società gestita con piglio manageriale. E’ mai successo al Milan o alla Juventus che i giocatori si ribellino contro società o allenatore? Sì certo, ma la stagione successiva sono stati immediatamente ceduti, e nel frattempo si accomodavano in tribuna o in panchina senza più giocare neanche un minuto, e non si guardava in faccia a nomi e sponsor personali. C’era la possibilità di incassare più di quanto si era speso per acquistare un giocatore? Ecco che allora veniva ceduto alla fine della stagione, per rientrare delle spese e ridare smalto ad un gruppo che necessitava nuovi innesti. Qualche giocatore esce dalle righe, ritarda l’ora di arrivo al ritiro? Sanzione economica immediata. E così via.

Chiudere un occhio una volta costringe a chiuderne due molte altre volte, e ciò porta scompiglio nello spogliatoio e malumori inaccettabili per una squadra che punta in alto. Caro Presidente, se qualcuno dei suoi giocatori vuole andare via, non esiti a lasciarlo andare, che attaccamento si aspetta alla sua gloriosa maglia nerazzurra per la prossima stagione da costoro? Lei è il miglior patron del calcio italiano, non ci deluda.

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Marcel Vulpis

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