Serie A - Serie B

Media – Boglione (Kappa) si confida a ToroNews

fonte: Toronews.net 

Marco Boglione, dopo un lungo e vicendevole corteggiamento Torino e Robe di Kappa si sono incontrati.
Finalmente! Stando a Torino ci abbiamo pensato spesso e volentieri, poi il caso ha voluto che cominciassimo con la squadra cittadina concorrente e perciò per un po’ di anni non se ne è potuto parlare. Dopo tutte le note traversie del Toro eravamo curiosi di vedere quale sarebbe stato il nuvo progetto strategico e quando abbiamo saputo che c’era l’interesse di Cairo mi sono detto “da questo momento possiamo davvero sponsorizzare il Toro.

La vostra azienda è stata vicina al Torino già nell’estate 2005?
Ci abbiamo provato tre volte e ci siamo riusciti alla terza. Con Cairo ci siamo sentiti appena è arrivato a Torino poi c’era una situazione critica ed un’azienda nostra concorrente aveva già accordi con la precedente gestione societaria. Da buoni imprenditori abbiamo deciso di comune accordo con Cairo di rinviare. Sarebbe stato troppo complicato ed il Toro in quel momento aveva già abbastanza complicazioni.

La seconda fase del corteggiamento quando è avvenuta?
Subito dopo la promozione in A del 2006 ma anche in quel caso abbiamo deciso di aspettare che i contratti in essere giungessero al termine, in modo da fare le cose per bene e con calma. Bene credo che le abbiamo fatte, con calma mica tanto, quindi ora dobbiamo un po’ correre. Nella nostra azienda c’è grande entusiasmo: non ho fatto calcoli precisi ma credo che i tifosi del Toro siano la maggioranza tra i nostri dipendenti.

C’è grande attesa per vedere la nuova maglia. Come sarà: nel segno della tradizione (come vorrebbero molti tifosi) o innovativa?
C’è grade attesa anche da parte mia… Ci stiamo lavorando a fondo. Sicuramente sarà nel segno della tradizione ma anche della tecnologia. Cercheremo di abbinare al meglio la classicità del prodotto con l’aspetto tecnico e funzionale.

Il tessuto sarà simile a quello delle casacche da voi prodotte per la nazionale di rugby, la Roma e la Samp?
Sì, senz’altro. Quella è la nostra linea guida. Si chiamerà Kombat, un concetto di maglia sviluppatosi dal ’99 che si cerca di migliorare anno per anno. Il Toro però sarà l’unica squadra che indosserà la Kombat 2009.

Tradizione combinata ad innovazione anche per la seconda maglia?
Assolutamente sì. Classicità e tradizione ma non vintage e gusto retrò.

Proporrete linee d’abbigliamento correlate al materiale propriamente sportivo?
La collaborazione con il Toro non prevede unicamente la creazione di linee per il gioco ma per tutta la vita sociale: dalla palestra alla piscina, dal tempo libero ai viaggi. L’offerta sarà la più ampia che produciamo, per noi il Toro è una top squadra.

Per tutti i tifosi del Toro residenti nella zona di Torino c’è poi la possibilità di recarsi direttamente al Basic Village per trovare i prodotti ufficiali della squadra del cuore.
Speriamo proprio che sarà un valore aggiunto. Nei nostri pensieri c’è anche la realizzazione di un bel negozio dedicato al Toro in centro città. Vedremo, vogliamo fare le cose per bene e con calma.

Tra i vostri testimonial c’è anche Piero Chiambretti. Vi siete sentiti dopo aver raggiunto l’accordo con il Toro?
Non ci siamo ancora parlati dopo l’ufficializzazione dell’accordo. Ne abbiamo discusso nel corso della trattativa quando erano filtrate alcune voci giornalistiche. Dieci minuti dopo che abbiamo firmato, poi, ho chiamato il socio di Piero, Charlie Ferrari, anche lui tifosissimo del Toro, per comunicargli l’esito positivo.

Ci può segnalare quale altre squadre vestite col marchio Robe di Kappa?
Vestiamo molte squadre, investiamo parecchio nel calcio. In Italia mi piace citare tre squadre: con due lavoriamo ancora, ovvero Samp e Roma. Poi c’è il Napoli che abbiamo seguito dall’arrivo di De Laurentiis ma lì la concorrenza ci ha fatto fuori avremmo voluto continuare anche con i partenopei. Se in futuro ci sarà l’opportunità riproveremo. Ho citato queste squadre non a caso: insieme al Toro secondo me sono le migliori perché guidate da persone capaci e con progetti validi.

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Marcel Vulpis

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