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Mazzi (Tre Emme): Tokyo2020? Sarà uno degli eventi olimpici più desiderati di sempre!

Il futuro del marketing sportivo passa per i grandi eventi sportivi o per eventi che, nel tempo, si trasformano in “grandi kermesse”. Per arrivare a questi risultati bisogna sviluppare servizi di qualità nell’ottica del cliente (il turista/appassionato di sport) nelle seguenti aree: ticketing, fan experience e corporate fan experience. Adesso tutti gli occhi sono puntati su “Tokyo2020” prossima edizione dei Giochi Olimpici estivi (XXXII edizione dell’evento a marchio IOC), dal prossimo 24 luglio al 9 agosto. Un’edizione dei cinque cerchi che si preannuncia storico alla pari di Londra2012, come sottolineano molti addetti ai lavori.
Abbiamo incontrato Marco Mazzi CEO di Tre Emme (società di sport travel management fondata a Roma nei primi anni ’90) e Phd Sport Event Management Researcher (ricercatore universitario in ambito internazionale), tra i massimi esperti di questo settore in Italia. La struttura capitolina gestisce servizi nel mercato “travel” e nella progettazione/organizzazione di eventi sportivi, lavorando in stretta collaborazione con i cosiddetti Sports Government Bodies (Federazioni sportive, Comitati olimpici nazionali, ecc.). 
La crescita di “Tre Emme” è stata molto veloce di anno in anno. Dal 2007 lavora a supporto di Federazioni italiane e straniere. In totale più di 25 FS nazionali/internazionali (tra queste ad esempio la World Baseball Softball Confederation o la World Skate). Per non parlare dei servizi offerti in occasione di 32 “grandi eventi sportivi” (ticket reseller per la FIFA in occasione della Fifa World Cup SouthAfrica, Authorised Ticket Reseller per London2012, Rio2016, Pyeongchang 2018 e adesso “ATR” per Tokyo2020).
Sempre Tre Emme ha lavorato come “incoming agency” per 6 anni a supporto degli organizzatori degli Internazionali di tennis di Roma, o 9 anni fa come travel incoming agency a Roma per il Six Nations di Rugby (2010) per le nazionali di Galles, Scozia e Francia, oltre ad attività similari per l’evento Piazza di Siena (salto ad ostacoli) o per 2 edizioni Mondiali di Canoa e Kayak (gare di qualificazioni olimpiche). Oltre a ciò è stato rivenditore ufficiale della “NFL Experience” in occasione della 49ima edizione della Superbowl.
Per Tokyo2020 Tre Emme ricoprirà il ruolo di “ATR” per il territorio italiano (a supporto del CONI) e quello di Malta. Di fatto sarà il rivenditore ufficiale di biglietti e pacchetti turistici (inclusi i biglietti gare) per l’evento olimpico nipponico per i seguenti segmenti: retail (fans), corporate (aziende) e Federazioni.
1) Tra pochi mesi è in programma Tokyo2020. Come si muoverà il mercato dello “Sport Travel Management” in occasione di questo big event?
R: Tokyo 2020 è considerato oggi uno degli eventi olimpici più desiderati di sempre, come definito dallo stesso “ The Wall Street Journal” lo scorso 16 gennaio.
Ci si trova difronte ad un evento sportivo di appeal storico, ovvero con un possibile grande successoSarà un Olimpiade che vedrà un coinvolgimento proporzionale tra sport e city attractions, frutto  delle ragioni della candidatura Olimpica di Tokyo (uscita vincitrice dall’Assemblea del CIO nel 2013).
Nello specifico: la ragione psicologica/ comunitaria quale la promozione dello sport e dei suoi valori. Il tutto unito alla ragione economica/turistica quale ad esempio l’incoming turistico.
Un altro obbiettivo di Tokyo 2020 sarà quello di creare un “imprinting” simile a quella generato da London2012, attraverso un focus equilibrato su tutte le 13 legaciesche un evento olimpico offre. Sarà una città che userà il Brand Olimpico per rafforzare l’affluenza del turismo incoming e della reputation della city.
La sicurezza, la facile connessione dei voli dai Paesi Europei, e le molteplici opportunità di offerta delle accomodation, incrementeranno la possibilità di poter soddisfare il desiderio sia degli amanti dello sport che degli spettatori occasionali.
Il mercato dello “sport travel management” si muove in base alle esigenze degli stakeholder (I principali attori dei giochi Olimpici). I protagonisti, insieme agli atleti, saranno non solo le Sport Governance Bodies (SGB), ma anche i “fan”, verso i quali Tokyo offre molteplici possibilità di accomodation, che vanno dagli hotel di lusso, agli aparthotel fino ad arrivare alla capsule hotel che in alcuni quartieri offrono degli ottimi servizi.
La capitale nipponica è una città che viene caratterizzata anche dalla sua grande capacità di diversificare le offerte dei servizi rivolte conseguentemente a tutte le necessità. Basterà cercare con attenzione o affidarsi al giusto interlocutore per poter soddisfare la propria richiesta sia dal punto di vista economico che logistico.
2) Che tipo di “fan experience” sono previste sia per gli appassionati di sport, sia per le aziende (segmento corporate) in occasione della kermesse olimpica nipponica?
R: Tokyo 2020 offrirà nuove e sorprendenti fan experience create anche da molteplici Country Houses (aree ospitalità ideate e allestite dai rispettivi comitati olimpici nazionali). Un numero molto alto, mai  precedentemente visto. Tv Rights, Sponsors, Corporate market e Ticketing sono tra gli introiti economici base delle Olimpiadi. Il concetto della country house è ormai voluto da molti NOC “National Olympic Commitee”, non solo per creare una base nazionale in un territorio straniero ma anche per promuovere un paese durante un game sport time dove il mondo e l’intera opinione pubblica guarda ininterrottamente una città ed una cultura sia personalmente che mediaticamente  con la possibilità di offrire ricordi unici.
3) Poche settimane fa si è tenuta a Miami la 54ima edizione del Superbowl. Da molti anni si parla di “NFL Experience”. Cosa si intende nello specifico e a quali tipi di attività può partecipare il fan delle due squadre finaliste?
R: “NFL Experience” è un concetto base per il modo dello show sport business americano. Il suo successo sociale ed economico evidenzia la vera differenza tra American sport industry concept e la Easter sport industry concept (Marco Mazzi Pdf sport Management 2020, nda). Un evento sportivo è focalizzato nel vendere un ricordo, non solo un servizio e/o uno spettacolo. Un ricordo si  crea e si rafforza con le emozioni vissute personalmente, un concetto sempre promosso dalla Walt Disney. Il Super Bowl offre ai partecipanti la possibilità di poter vivere ricordi per 7 giorni continuativi attraverso parties e fan zone dedicate, incrementando anche il potenziale profitto di gran parte degli stakeholder partecipanti all’evento, tra cui la city e le società di servizi. Tutte le classi sociali e tutte le età possono essere coinvolte. Un’esperienza simile è stata sempre promossa durante le ultime edizioni dei giochi Olimpici estivi ed invernali, ovvero vivere a 360° un momento non solo di sport ma anche di cultura e socializzazione.
4) Quali sono le tendenze cui assisteremo nei prossimi anni dal punto di vista di chi organizza l’evento e quali sono le tipologie di servizi che garantite ai detentori dei diritti (p.e. IOC, Uefa, FIFA, Federazioni internazionali, ecc.).
R: Uno dei possibili trend pronto ad esplodere è la “Festivalizazione“, ovvero la relazione dinamica e continua “sociale ed economica” tra tutti gli stakeholders partecipanti ad un evento sportivo“. L’obbiettivo è quello di poter offrire emozioni e ricordi attraverso il coinvolgimento totale del pubblico non solo su una base di interesse sportivo. Un trend che vede il giusto mix tra business e sociale. (Marco Mazzi 2019 Memos Olympic, nda). Bisogna specificare  che il trend della festivalizzazione non sempre dipende o può generare un Festival.
5) Come è evoluto, nel tempo, il rapporto tra “fan” e “promoter” dell’evento sportivo? Anche in Italia siamo entrati ormai in una dimensione di sports-entertainment o ci sono ancora “resistenze”?
R: In Italia l’intrattenimento sportivo è quasi sempre dipendente dal valore della competizione, al contrario di altri Paesi anglosassoni, dove si genera il mix di interesse tra la competizione e le attività pre e post gara rivolte verso il sociale, che rappresenta uno dei valori più importati dell’Olimpismo.
Mi fa piacere vedere l’industria dello sport event italiano molto interessata all’intrattenimento pre e post competition degli altri Paesi in parte più evoluti in parte meno. Ci vuole forse qualcuno che abbia il coraggio di rischiare e rompere il ghiaccio e probabilmente non se ne pentirà.
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