Londra 2012

Marketing – The Beast sfida The Legend, ma Bolt è ancora inarrivabile

Ma la sfida tra i due è anche a livello “social” e marketing. Usain ha 7.9 milioni di fan su Facebook contro i 1,5 mln di Yohan Blake. Su Twitter il gap si accorcia: 228 mila followers Bolt, 130.801 Blake. Quest’ultimo è legato ad Adidas per il contratto della scarpa, a Wata (marca di integratori) e a Lime (compagnia di tlc caraibiche). Oggi vale poco più di 1 milione di euro in contratti commerciali. Bolt è oltre i 16 milioni di euro, con accordi importanti come quello che lo legano a Puma (sponsor “a vita”), Nissan, Hublot, Visa e Gatorade (solo per citarne alcuni). Chiaramente Blake è giovane e non può vantare i sei ori, tra Pechino2008 e Londra2012. Però è già campione del mondo e nell’ultima edizione ha strappato lo scettro a “The Legend”, partito anticipatamente sui blocchi e successivamente squalificato.

Bolt è un’icona di marketing, ha il marketing nel dna. Sa parlare e comunicare con il pubblico. Un Valentino Rossi al “cubo” e anche una finale di 200 metri di fronte a 2 miliardi di contatti tv non lo manda in tilt sotto il profilo psicologico. Un esempio da seguire per esempio nel nostro nuoto azzurro, a secco di medaglie nonostante la pressione mediatica dei giornali sportivi nazionali. Pellegrini e Magnini potrebbero prendere esempio proprio da Bolt, che ha confermato, sotto pressione, di sapersi divertire (sempre e comunque). 

Tre ori contro due argenti e un oro. Questo è il paragone sportivo tra Usain Bolt (vincitore dei 100, 200 e 4×100 con la Giamaica) e Blake. The Beast come ama farsi chiamare dai suoi fan caraibici è il “nuovo che avanza”, su questo non c’è alcun dubbio e probabilmente sarà il prossimo oro nei 100/200 metri a Rio2016, perchè Bolt ha già fatto capire che è stanco e che al massimo proverà la sfida nei 400 metri. 

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Marcel Vulpis

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