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Malagò torna a sorridere anche sul caso FIN-Barelli

(di Gianni Bondini)* – Al presidente del Coni, Giovanni Malagò è tornato il sorriso e la voglia di prendere e prendersi in giro. La mutazione, dal viso tirato e il colorito da casa di cura alle battute e alla voglia di concedersi, è avvenuta all’ora di pranzo, dopo l’ultima Giunta prima del trasferimento a Rio2016 per i Giochi.

Il backdrop di #ItaliaTeam con gli sponsor della spedizione olimpica azzurra per RIO2016

Il backdrop di #ItaliaTeam con gli sponsor della spedizione olimpica azzurra per RIO2016

Vuoi vedere, ci siamo chiesti che le notizie dalla Preparazione Olimpica confermano quell’ipotesi di 25 medaglie azzardata dal segretario generale Roberto Fabbricini, che prima di sbilanciarsi deve aver fatto la Scala Santa in ginocchio ed aver dialogato con al buonanima di de Coubertin? Quando, però, “Gibo” Tamberi volava ancora sopra l’asticella e Alex Schwazer non stava più a Bolzano che in partenza per il Brasile.

Il presidente della FIN, Paolo Barelli alla presentazione del campionato pallanuoto 2015/16

Il presidente della FIN, Paolo Barelli alla presentazione del campionato pallanuoto 2015/16

Niente di tutto questo sceneggiato.
Il sorriso ritrovato è legato, secondo noi, a quelle dodici paginette firmate dall’autorevole giureconsulto e garante “dell’etica”, professor Corrado Calabrò. Il custode del corretto comportamento sportivo ha “proposto al Consiglio Nazionale del Coni la decadenza di Paolo Barelli da componente della Giunta“.

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Per le sue reazioni e l’attivazione della giustizia sportiva del nuoto contro Giovanni Malagò. Dopo la vicenda delle accuse a Paolo Barelli (n.1 FIN) al termine di una contestata indagine Coni. Mentre venivano distribuite le copie del documento Calabrò, lo stesso Malagò (in sintonia di accenti di cognome), aggiungeva: “Il Consiglio Nazionale sarà quello del 6 settembre prossimo”. Con questo esaudendo anche i “desiderata” del Tar che aveva consigliato “lasciate passare le Olimpiadi”.

Il “ritrovato Calabrò”: non è questo del rinvio a settembre, ma è quello di aver proposto di far “decadere” Barelli da componente della Giunta, ma di non aver messo in discussione la presidenza del nuoto (FIN). Anche perché Paolo Barelli, tiene molto di più alle “chiare, fresche e dolci acque” e molto meno alla presenza in Giunta…a meno che a settembre non si ricominci con “pareri pro veritate” e giustizie “domestiche”.

Federica Pellegrini, portabandiera azzurra a Rio 2016 - foto Ferdinando Mezzelani

Federica Pellegrini, portabandiera azzurra a Rio 2016 – foto Ferdinando Mezzelani

  • giornalista romano sportivo specializzato in tematiche di politica sportiva
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