Punto e a Capo

L’Editoriale – Scarpini d’oro

Il caso Adidas-nazionale tedesca rappresenta sicuramente un esempio ben preciso di quanto grande stia diventando il potere degli sponsor (e non solo nel pianeta football).

Mai prima di oggi si era verificato un caso analogo. Si è sempre partiti dall’assunto che lo strumento di gioco, che nel calcio è rappresentato per eccellenza dallo scarpino , debba essere scelto dallo stesso giocatore, abituato quindi durante tutta la stagione ad indossare la scarpa spesso creata ad hoc per il suo piede, e che lo vede protagonista in campionato e nelle competizioni internazionali.

In fondo nel mondo del tennis, l’atleta utilizza la sua racchetta, creata ed adattata anch’essa per le sue esigenze, e che il tennista usa indifferentemente che si tratti di tornei del Grande Slam o di Coppa Davis.

In campo fino ad oggi è sceso l’atleta con il suo strumento e non il marchio. La mossa della Federazione tedesca rischia di dare ai partner tecnici il potere di decidere chi deve scendere sul rettangolo di gioco. E questo non è accettabile, nè per i giocatori, nè per i tifosi.

Se oggi il caso esplode con uno dei team nazionali più importanti, domani potrebbero essere i club ed i loro sponsor tecnici ad imporre senza deroghe un abbigliamento ai giocatori. Paradossalmente se una nazionale si trovasse ad avere uno sponsor diverso da quello dei più importanti club nazionali, nessuno dei giocatori di questi club potrebbe scendere in campo per difendere i colori del proprio Paese.

Un paradosso, questo, estremizzato e che vuole porre l’attenzione sulla necessità di non esasperare il ruolo, seppur primario, di chi investe, e tanto, nello sport.

Una ipotetica cattiva performance dei giocatori tedeschi ai prossimi campionati del mondo vedrebbe sicuramente montare una polemica senza fine sulle scarpe dei nazionali di Klinsmann; un boomerang dannosissimo per l’Adidas, che per i tifosi tedeschi sarebbe stata causa della “eventuale sconfitta” nel mondiale di casa. Forse è meglio che tutti tornino sui loro passi, o scarpini.

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Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

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