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L’agente Mino Raiola abbandona l’idea di candidarsi alla presidenza della FIFA

Mino Raiola rinuncia alla sua idea di candidarsi per la successione a Sepp Blatter, ma non a battersi «per il cambiamento profondo della Fifa». «Non mi candido perchè il mio amico, l’olandese van Praag, si è candidato e siccome è il mio presidente ideale lo sosterrò», spiega all’Ansa il procuratore di Pogba, Ibrahimovic e Balotelli. «Sicuramente la mia battaglia contro la Fifa non finisce qua: non è la battaglia di Raiola ma per migliorare la Fifa. Ora è come la Corea del Nord, deve diventare come la Corea del Sud. Di una Fifa così – conclude Raiola – di un ufficio a Zurigo che organizza i Mondiali ogni 4 anni, non abbiamo bisogno».

L’agente italiano Mino Raiola rinuncia all’idea di candidarsi alla presidenza della FIFA, anche se continuerà nel progetto di cambiamento dell’organismo di governo del football mondiale. Lo ha dichiarato all’agenzia stampa ANSA. Domani scadono i termini per le presentazioni delle candidature (ancora in gioco, per il momento, David Ginola, sostenuto dal bookmaker irlandese Paddy Power). 

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Marcel Vulpis

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