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LA PRESENZA DELLA LIGA SPAGNOLA IN CINA TRA SOCIAL NETWORK, PARTNERSHIP E SOLIDARIETA’

(di Marco Casalone) – In una recente intervista rilasciata alla rivista China Sports Business Weekly, il Managing Director de La Liga per la regione cinese Sergi Torrents ha esposto i punti principali della stretta relazione tra la principale organizzazione calcistica spagnola e la Cina.
Soffermandosi sull’evento più recente, il Clásico tra Real Madrid e Barcellona disputatosi la scorso primo marzo al Santiago Bernabeu e vinto dalle Merengues per 2-0, Torrents ha voluto sottolineare la grande campagna promozionale lanciata dalla lega sui vari social network: “Su Weibo (sito di microblogging tra i più popolari della Cina) abbiamo condiviso una serie di contenuti video e avviato attività coinvolgenti, come ad esempio l’imitazione da parte dei fan della celebrazione ai gol dei giocatori delle due squadre, oltre ai contest più tradizionali come la previsione del risultato esatto del match e la proclamazione del suo MVP; invece su Douyin (social media conosciuto nel resto del mondo con il nome TikTok) abbiamo sfidato gli utenti a mostrare le loro abilità con un pallone da calcio virtuale, raccogliendo oltre oltre 80 milioni di iterazioni”.
Rispondendo ad una domanda sulla strategia di sviluppo globale della lega spagnola e che ruolo rivesta la Cina all’interno di questa, Torrents ha ricordato l’inizio di questo ambizioso progetto, che ha visto la luce nel 2014 con l’apertura dei primi uffici proprio nel paese asiatico e a Dubai, che può contare ora su 11 filiali e 46 delegazioni tutto il mondo.
Il Managing Director ha poi approfondito il rapporto tra La Liga e la Cina, considerata “Un mercato strategico, all’interno del quale abbiamo visto costantemente crescere sia il valore dei diritti televisivi sia l’interesse del pubblico, anche grazie alla nostra presenza su tutti i principali social media; siamo inoltre l’unica lega europea ad aver stretto una partnership con iQiyi Sports (uno dei principali broadcaster cinesi), che trasmette tutte le 380 partite del nostro campionato e che aiuta la nostra promozione non solo come prodotto sportivo, ma come contenuto di intrattenimento generale e rivolto quindi ad un pubblico ancora più numeroso: una collaborazione di assoluto successo che confermeremo e ampliare o nel prossimo futuro”.
Passando ad aspetti prettamente più tecnici, Torrents ha illustrato gli accordi in vigore tra la Chinese Football Association (CFA, la federazione nazionale), la Chinese Super League (CSL, la massima serie calcistica del paese) e La Liga: “Con la CFA abbiamo abbiamo aperto una base di allenamento permanente a Madrid, dove le rappresentative nazionali cinesi U15 e U17 si sono allenate ed hanno gareggiato per oltre un anno; la partnership con CSL si concentra invece su uno scambio di conoscenze reciproche e sulla promozione congiunta dei nostri marchi sia all’interno che al di fuori dei confini cinesi”.

Una immagine del nuovo Coronavirus partito come focolaio da Wuhan nella provincia dell’Hubei in Cina

Una collaborazione che, a causa dell’emergenza globale causata dalla diffusione del virus COVID-19, ha fatto registrare negli ultimi tempi anche importanti iniziative a livello umanitario e sociale: La Liga ha infatti donato 5 tonnellate di disinfettante agli ospedali di Wuhan e diversi club hanno mostrato il loro sostegno alla nazione cinese con messaggi di incoraggiamento tramite i social network (Real Madrid e FC Barcellona su tutti) e supporti materiali (come le 450.000 mascherine anti contagio offerte dal RCD Espanyol, club particolarmente impegnato vista la presenza in rosa dell’attaccante Wu Lei, uno dei calciatori cinesi più popolari in patria).
La stessa lega spagnola si è resa protagonista di un importante gesto di solidarietà nei confronti dei giocatori dello Wuhan Zall FC (squadra militante nella Chinese Super League) che, dopo aver trascorso in Andalusia parte della preparazione pre stagionale, si sono trovati momentaneamente impossibilitati a fare ritorno nel paese asiatico proprio a causa del rapido diffondersi della malattia: “Quando abbiamo saputo che avrebbero dovuto fermarsi in Spagna ancora per qualche giorno ci siamo messi in contatto con loro e li abbiamo invitati ad assistere al Clásico dal vivo dalle tribune del Santiago Bernabeu” ha concluso Torrents, “La loro forza è stata ammirevole e abbiamo pensato di mostrargli in questo modo tutto il nostro supporto e la nostra vicinanza”.
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