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La FIFA apre una finestra di mercato speciale per i tesserati stranieri in Russia

(di Emanuele de Laugier) – Il 7 marzo, la FIFA, massimo organo calcistico mondiale, ha deciso di aprire una finestra speciale di trasferimento per i giocatori e gli allenatori stranieri bloccati in Russia a causa dell’invasione in atto ai danni dell’Ucraina.

Quest’iniziativa è stata presa dalla FIFA per facilitare la partenza dei tesserati stranieri dal territorio russo, nel caso in cui quest’ultimi non raggiungano un accordo reciproco con i loro club prima o entro il 10 marzo 2022, scadenza naturale della sessione invernale di calciomercato per le squadre della Federcalcio russa (RFU).

Nella nota della FIFA viene anche detto: “I giocatori e gli allenatori stranieri avranno il diritto di sospendere unilateralmente i loro contratti di lavoro con i club affiliati alla RFU fino al termine della stagione in Russia (30 giugno 2022). La sospensione del contratto significherà che i giocatori e gli allenatori saranno considerati ‘fuori contratto’ fino al 30 giugno 2022 e saranno quindi liberi di firmare un accordo con un altro club senza subire conseguenze di alcun tipo”.

Tuttavia, la decisione del massimo organo calcistico mondiale non è stata particolarmente gradita dal sindacato dei giocatori (FIFPRO), che in una dichiarazione ufficiale ha affermato: “La decisione di consentire ai giocatori stranieri di sospendere solo i loro contratti, e quindi di lasciare solo temporaneamente i club russi, è troppo timida. Sarà complicato per i giocatori trovare un lavoro per il resto della stagione con l’incertezza che incombe su di loro e, nel giro di poche settimane, si troveranno nuovamente in una situazione molto difficile. È insoddisfacente anche per i giocatori che sono vincolati ad accordi a breve termine in Russia, dove i contratti in genere terminano a dicembre, che potrebbero non voler o non poter tornare dopo il 30 giugno 2022. La scorsa settimana la FIFPRO ha comunicato alla FIFA che questi giocatori dovrebbero poter rescindere i loro contratti”.

Inoltre, il sindacato dei giocatori ha anche chiesto alla FIFA, e alla sua controparte europea UEFA, di istituire un fondo per aiutare i giocatori e gli allenatori delle squadre ucraine colpite dalla guerra.

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