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La crisi del Milan tra campo e società

Per il club di via Aldo Rossi è un periodo “nero”. Sul rettangolo di gioco, l’esordio da allenatore di Gennaro Gattuso, idolo della tifoseria milanista, ha visto la sua squadra concedere al Benevento calcio il primo storico punto in serie A (al termine del tempo regolamentare con gol di testa del portiere Alberto Brignoli). Sotto il profilo societario, sono filtrate indiscrezioni (in ambito internazionale), che vedrebbero l’Uefa orientata a respingere la richiesta di voluntary agreement presentata dall’AD rossonero Marco Fassone, con il presidente (Uefa) Aleksander Ceferin, che si è esposto definendosi “preoccupato”.

Con la qualificazione alla prossima Champions League sempre più lontana e dubbi che emergono, da più parti, riguardo alla solidità finanziaria del presidente Yonghong Li, nei giorni scorsi si sono rincorse voci su una possibile cessione del club entro fine stagione. La situazione è talmente delicata da essere stata portata anche all’attenzione del Parlamento, tramite un’interrogazione dell’on. Paolo Nicolò Romano (Movimento 5 Stelle).

Nel frattempo, l’advisor BGB Weston, incaricato dall’AD Fassone, avrebbe individuato in “Highbridge“, il gruppo che rifinanzierà il debito del Milan, diluendolo in quattro anni. A questa notizia si aggiunge la dichiarazione rilasciata da Silvio Berlusconi (ex presidente AC Milan), pochi giorni fa: “Gli acquirenti cinesi hanno sempre rispettato puntualmente gli impegni presi”. Una rassicurazione importante da parte del presidente più vincente della storia del Milan, che fa ben sperare i tifosi rossoneri. (ha collaborato Alex Scotti)

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Redazione

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