(di Raffaele Dell’Aversana) –  Liberty Media corre ai ripari ed è pronta ai “rimborsi”. Le persone infatti che hanno anticipatamente acquistato il biglietto per i Gran Premi iniziali del campionato mondiale di Formula Uno, (nello specifico per le prove di Australia – Bahrain – Vietnam – Cina – Olanda – Spagna – Azerbaijan e Canada), potranno, causa rinvio degli eventi, chiedere il totale rimborso di quanto pagato rivolgendosi ai canali ufficiali di ticketing (F1 Tickets, F1 Paddock Club, F1 Experience). 

Un appassionato italiano che avesse deciso, ad esempio, di comprare un biglietto per assistere al Gran Premio di Australia avrebbe dovuto spendere almeno € 800,00 per assistere alla gara e ulteriori 1.200,00 per il viaggio aereo.

Invece, per il Gran Premio del Bahrain avrebbe speso almeno € 900,00 + € 500,00; per il Gran Premio del Vietnam almeno € 1.400,00 + € 500,00; per il Gran Premio della Cina almeno € 1.000,00 + € 500,00; per il Gran Premio dell’Olanda almeno € 1.900,00 + € 200,00; per il Gran Premio della Spagna almeno € 700,00 + € 100,00; per il Gran Premio dell’Azerbaijan almeno € 1.000,00 + € 300,00; per il Gran Premio del Canada almeno € 900,00 + € 1.200,00.

Gli effetti collaterali – Il rimborso effettuato per ogni singolo Gran Premio di Formula Uno determina una minore entrata economica per la compagnia aerea, per coloro che gestiscono il Gran Premio, per l’attività alberghiera ed extralberghiera, per lo shopping collegato al turismo sportivo, per il settore della ristorazione, per il comparto della mobilità (trasporti e parcheggi).

Per Mattia Binotto (Team Principal Ferrari) “…il Circus della F.1 deve essere il vertice assoluto del Motorsport per tecnologia e prestazioni”, sottolineando come la passione per un evento automobilistico passa anche attraverso investimenti di natura economica da parte di tutti gli stakeholder interessati.