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IL TOTTENHAM HOTSPUR DIVENTA IL CLUB DI MAGGIOR VALORE DELLA PREMIER LEAGUE

(di Sejon Veshaj) – Secondo un recente studio della Management School dell’Università di Liverpool, il Tottenham Hotspur ha superato il Manchester City nella speciale classifica dei club di maggior valore della Premier League.

L’analisi, condotta sui dati finanziari forniti alla ‘Companies House’ (dipartimento di analisi economica del governo britannico) dai 20 club della Premier League nella stagione 2018/19, ha rivelato che sono tre i club a superare il muro dei 2 miliardi di sterline in termine di valore economico: il Tottenham, con 2,56 miliardi, il Manchester City, con 2,18 miliardi e i cugini del Manchester United, con 2,08 miliardi di sterline.

L’exploit degli Spurs è dovuto ad una serie di combinazioni vincenti sul piano sportivo ed economico: dalla finale di Champions League, raggiunta nella passata edizione, ai nuovi introiti commerciali generati dal nuovo Tottenham Hotspur Stadium, e un libro paga di gran lunga inferiore rispetto alle prime sei della English Premier League.

A completare la classifica delle prime dieci società più ricche d’Inghilterra troviamo al quarto posto i campioni d’Europa del Liverpool, con 1,553 miliardi di sterline, seguiti dall’Arsenal con 1,374 miliardi, il Chelsea di Abramovich con 1,231 miliardi e nettamente distanziate il Wolwerhampton, con 458 milioni di sterline, il Newcastle con 387 milioni, il Burnley con 350 milioni ed infine il Leicester, con 304 milioni di sterline.

La stagione attuale, sospesa per la pandemia Covid-19, secondo gli esperti avrà ripercussioni negative su tutti i club di Premier League, ed in particolare proprio sul Tottenham. Oltre ai deludenti risultati sportivi della squadra allenata da Mourinho, con l’eliminazione agli ottavi di Champions per mano del Lipsia e l’ottavo posto in campionato, il club dovrà fare i conti con i mancati incassi provenienti dai settori di ticketing e merchandising garantiti dal nuovo stadio.

Nonostante queste prospettive, per Kieran Maguire, docente di economia e finanza all’Università di Liverpool, il Tottenham rimarrà comunque stabilmente tra le prime tre società d’Inghilterra.

Maguire, in un’intervista al sito inglese inews.co.uk, ha motivato così il suo pensiero: “Penso che saranno sicuramente tra i primi tre anche nelle prossime stagioni. Quando sei una società in ascesa devi convivere con due aspetti: il desiderio di successo sportivo e il desiderio di successo finanziario. La maggior parte dei club è inclinato verso il risultato sportivo mentre gli Spurs, grazie al sapiente lavoro del Presidente Levy, riesce a coniugare i due aspetti e ad essere il club più professionale della Premier League”.

In termini salariali, il Tottenham spende il 30% in meno rispetto al City e allo United, ma il recente rinnovo di Kane, l’ingaggio monstre di Mourinho e lo stipendio dell’ex manager Mauricio Pochettino, ancora a libro paga, influenzeranno i conti della società londinese.

Come già analizzato, a gravare in maniera pesante sui conti del Tottenham, i mancati incassi delle partite casalinghe nel nuovo impianto degli Spurs. Ma secondo gli esperti, il club riuscirà ad uscire rapidamente da questa situazione, grazie ai prestigiosi accordi stipulati dalla dirigenza con i numerosi investitori. A partire dai diritti di denominazione dello stadio, che vedono Amazon a un passo dall’acquisizione dei naming rights, con un accordo stellare da oltre 25 milioni di sterline per i prossimi dieci anni.

Inoltre, secondo il professor Maguire: “Il debito accollato per la costruzione dello stadio non è in realtà un problema. L’estinzione dei vari prestiti ottenuti è programmata per il 2039. È come avere un mutuo solo per interessi e Daniel Levy, da abile uomo d’affari, ha stretto prestiti con un tasso di interesse molto basso, con un costo degli interessi compresi tra i 15 e i 20 milioni di sterline”.

Negli ultimi mesi il Tottenham è finito più volte al centro della ribalta, dopo aver annunciato a fine marzo la cassa integrazione collettiva per tutti i dipendenti della società. Il club è poi tornato sui suoi passi il 13 aprile, annullando tale decisone.

Anche dal punto di vista sportivo, gli Spurs hanno riempito le prime pagine dei tabloid inglesi, per la decisione iniziale (poi annullata) di Mourinho di far allenare i calciatori, divisi per gruppi, nei vari parchi di Londra. Allenamenti che riprenderanno ufficialmente in settimana all’Hotspur Way, il quartier generale del Tottenham, in vista della probabile ripresa della stagione sportiva, prevista per giugno.

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