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I fondi d’investimento interessati alla nuova Ligue1 francese

(di Emanuele de Laugier) – Secondo il Financial Times (FT), le società d’investimento CVC Capital Partners, Hellman & Friedman, Oaktree Capital e Silver Lake stanno preparando le offerte per partecipare nella nuova azienda commerciale per i diritti dei media della Ligue 1, creata dalla “Ligue de Football Professionnel” (LFP).

Già a dicembre 2021, più di dieci compagnie di private equity, tra cui Advent, Apollo Global Management, Bain Capital, EQT e Bridgepoint, avevano presentato manifestazioni di interesse, in fase iniziale e non vincolanti, nell’acquisizione di una partecipazione del nuovo ente commerciale della Ligue 1.

Tuttavia, secondo il FT, il gruppo è stato ora ridotto ad una manciata di potenziali investitori che dovranno presentare le offerte ufficiali entro il 9 marzo.

Secondo quanto riferito, la LFP sta chiedendo agli offerenti di specificare la grandezza della percentuale della quota che stanno cercando in cambio di un investimento da 1.5 miliardi di euro nella lega, invece che farli competere sul prezzo del finanziamento.

Il Financial Times ha affermato che la Ligue 1 arriverebbe a vendere fino al 15% della nuova società. La valutazione complessiva del nuovo ente commerciale sarebbe di 10 miliardi di euro, circa 13 volte i guadagni del massimo campionato francese nel 2019.

Inoltre, in Francia è stato anche riferito che l’investimento dovrebbe comportare un cambiamento nell’allocazione del reddito sui diritti dei media tra le squadre partecipanti alla Ligue 1, con il Paris Saint-Germain che dovrebbe andare ad intascare circa il 30% dei ricavi all’anno. In questo momento, i due maggiori club francesi, il PSG e l’Olympique di Marsiglia, ricevono meno del dieci per cento delle entrate totali.

Invece, secondo il possibile nuovo modello, le altre 19 squadre della Ligue 1 dovrebbero condividere il restante 70% del reddito, che dovrebbe essere assegnato utilizzando un sistema a livelli. I sei club, che hanno gareggiato nell’ultima edizione delle competizioni europee per club, si dovrebbero dividere il 40% tra loro, con l’ultimo 30% distribuito alle altre 13 squadre del campionato francese.

La Ligue 1 ha deciso di ricorrere ad investimenti esterni perché le sue finanze, già colpite dalla pandemia di Covid-19, sono state ulteriormente peggiorate dal crollo dell’accordo quadriennale con “Mediapro” da 800 milioni di euro a stagione nel dicembre del 2020, che ha lasciato i club con un grave buco economico relativo alle entrate per i diritti TV. Gli investimenti delle società di private equity non solo aiuterebbero a fornire alla Ligue 1 la necessaria sicurezza finanziaria, ma il nuovo sostegno potrebbe anche aumentare i ricavi della massima divisione di calcio francese, che sono i più bassi tra quelli dei cinque campionati europei più importanti.

Un finanziamento del genere da parte di una società di private equity non sarebbe il primo nel calcio, infatti, nel dicembre scorso, CVC Capital Partners ha investito 2 miliardi di euro ne LaLiga spagnola da cui riceverà il 9% del reddito sui diritti TV per i prossimi 50 anni.

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Redazione

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