All newsAziendeBrandCalcioCalcioCalcio.InternazionaleEconomia E PoliticaFootball Jerseyhome pageIstituzione e AttualitàPremier LeaguePrurito calcisticoPubblicitàPunto e a CapoSponsorshipSport Business

I club top per vendite di merchandising. Domina il ManUtd, ma in forte crescita ManCity e PSG

Negli anni passati, aver puntato decisamente sul design ha fatto volare le vendite del merchandising di molti top team. Non si vende soltanto ai fan, ma anche a semplici simpatizzanti, o ancora a chi cerca sul mercato outfit di ispirazione calcistica.

Secondo i dati stimati dall’agenzia Euromericas Sports Marketing, sul gradino più alto delle vendite delle maglie c’è il Manchester United, con 3,1 milioni di maglie nel mondo. I Red Devils sono seguiti dal Real Madrid (3 milioni) e dal Bayern Monaco (2,5 milioni). Il club bavarese è la vera novità del merchandising mondiale, perché è considerato un brand di successo sportivo in ogni angolo del pianeta. Barcellona e Liverpool sono infine al quarto e quinto posto rispettivamente con 1,9 e 1,67 milionidi maglie vendute. La prima delle realtà italiane è la Juventus con 1,61 milioni di pezzi in tutto il mondo.

Seguono Chelsea (1,5 milioni) e Borussia Dortmund (1,2 milioni). Nella top ten infine ManCity e PSG, con oltre 1 milione di maglie. Proprio questi due ultimi club, secondo gli esperti del settore, vedranno aumentare le loro vendite per le collaborazioni e le contaminazioni attivate (come nel caso dei parigini con il brand Jordan) in altri settori dell’abbigliamento e del design.

Le società più importanti ormai lavorano su due linee di prodotti: la prima è estremamente tecnica ed è destinata esclusivamente alla squadra, la seconda (simile per caratteristiche tecniche e grafiche alla prima, ma non identica al 100%) è rivolta al grande pubblico.

Sotto il profilo commerciale, gli sponsor tecnici, oltre a pagare per poter produrre e fornire materiale tecnico, riconoscono royalties sulle vendite ai club tra il 7 e il 13% (sulla base dei volumi di vendita e al raggiungimento dei target commerciali) e proprio per questa ragione dettano le linee guide sulle collezioni e guidano i trend, oltre che gli stili dei tifosi del Terzo Millennio.

Più in generale si stanno percorrendo diverse strade: la via del rétro (come l’ultima collezione di Nike per la Roma), l’esplorazione dei benefici di collaborazioni strategich (è il caso del co-branding ideato da Nike e Tottenham, con le maglie ispirate alle divise NFL), o ancora l’accostamento di nuove maglie a quelle tradizionali da gioco, con gli stessi elementi portanti (sponsor tecnico e logo del club) anche se caratterizzate da un urban design.

Un esempio recente: le “influence jerseys”, maglie realizzate da Puma per il Marsiglia (Ligue1 francese), rivolte appositamente ai tifosi dell’OM. Pezzi unici diventati, in poco tempo, oggetti cult per i teenager biancazzurri. (II parte/fine)

Previous post

Un poster futurista scambiato per apologia del Fascismo. L'ignoranza regna sovrana!

Next post

La Fiorita 1967 (RSM) vola nei preliminari di UEFA Europa League. Sarà firmata dal colosso Nike

Redazione

Redazione

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *