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Guerra tra federazioni e aziende telematiche: i casi di Belgio e Germania

(di Felix Agresti de Philippis) – La pandemia Covid-19 non sta solamente logorando i rapporti tra singoli club e federazioni nazionali, ma sta avendo, allo stesso tempo, un forte impatto nel mercato dei diritti televisivi.

La situazione in Germania – Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’azienda telematica Discovery Networks Europe sarebbe intenzionata ad interrompere il rapporto con la federazione di calcio tedesca in merito ai diritti televisivi, utilizzando una clausola di “risoluzione speciale”. Quest’ultima si attiverebbe in caso di circostanze impreviste, come la pandemia globale Covid-19 in corso.

Discovery aveva precedentemente acquisito un pacchetto di diritti televisivi della Bundesliga in un accordo di quattro stagioni, dal 2017-18 al 2020-21 che prevedeva: diritti esclusivi in diretta per 40 partite della Bundesliga a stagione; diritti non esclusivi per la Supercoppa di Germania; diritti esclusivi in diretta per due partite di promozione/relegazione tra la prima e la seconda divisione tedesca. In un secondo momento, Discovery aveva poi dato in concessione tutti i suoi diritti alla piattaforma streaming DAZN, consentendo a quest’ultima di distribuire i canali Eurosport in Germania, Austria, Italia e Spagna.

Il colosso mediatico americano ha espresso pubblicamente forti dubbi sul suo futuro investimento nei diritti calcistici di alto livello. Lo stesso presidente e amministratore delegato David Zaslav, ha dichiarato recentemente che “sarà poco probabile in futuro vedere Discovery competere per l’acquisizione di diritti televisivi in soluzioni triennali o quadriennali” oltre ad essere l’unico detentore di diritti mediatici nazionali a non aver concordato un accordo di rinegoziazione con la Federazione tedesca in seguito al rinvio delle partite della Bundesliga.

 La situazione in Belgio – Lunedì prossimo 4 maggio si riunirà l’Assemblea Generale della Lega Pro (prima divisione), ancora in attesa di una raccomandazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, che potrebbe votare a favore di una sospensione permanente del campionato belga.

Questa decisione è attesa da diverse settimane, soprattutto dalle emittenti televisive che hanno già pagato i diritti dei playoff alla Federazione, consce, però, che essi non potranno svolgersi. Per questo motivo, Telenet intende recuperare parte del denaro speso per il prodotto Pro League. “In mancanza di una decisione chiara, abbiamo buone ragioni per ottenere una parziale compensazione finanziaria, dato che la stagione non si è conclusa e i playoff non si stanno svolgendo”, commenta John Porter, amministratore delegato di Telenet, nelle colonne di “De Tijd”.

 Si intravede, dunque, all’orizzonte un acceso braccio di ferro tra le aziende telematiche e le rispettive federazioni nazionali in diversi Paesi europei, soprattutto dal momento che in ballo ci sono cifre e interessi considerevoli.

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Redazione

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