Dopo le accuse da parte di Mosley e di molte scuderie Bernie Ecclestone si limita a citare "alcuni". La realtà non sembra essere questa. Le scuderie, quasi all’unanimità hanno alzato la voce. Da Briatore a Montezemolo si è minacciato di prese di posizione, fino ad arrivare ai piloti che hanno parlato di un appiattimento dello spettacolo della F1.

Ecclestone in ogni caso procede con le sue idee convinto, dichiarando che il nuovo sistema di assegnazione dei punti renderà le gare più spettacolari: "L’idea è che i piloti si battano sempre per vincere i gran premi e che non si accontentino di arrivare secondi o terzi solo per prendere punti".

A nostro modesto parere la novità che sarà introdotta il prossimo anno di sicuro toglierà dalla testa dei piloti durante le corse molti ragionamenti matematici. Cuore e "manico" dovranno farla da padroni puntando dritti all’unico obiettivo che sarà la vittoria. Non ci sentiamo di sposare nemmeno la tesi del pluricampione del mondo Michael Shumacher che tramite il suo sito ufficiale fa capire quanto oramai lo stesso Shumacher sia più imprenditore che ex-pilota. In ogni caso ci auguriamo che questa introduzione apra la strada ad altre novità che possano aiutare il circus che dovrà fare i conti contro la forte crisi economica globale e quindi minor introiti per il prossimo futuro. Novità che sicuramente dovranno limitare i forti investimenti e le grandi cifre spese nel mondo della Formula 1 che oggi sembrano onestamente "uno schiaffo alla miseria". (Alfredo Giuliani)

Ecclestone rinvia la rivoluzione sul punteggio per l’assegnazione del titolo mondiale di Formula 1 a partire dal prossimo 2010. Lo ha confermato lo stesso Ecclestone a margine di un’intervista rilasciata domenica all’emittente BBC specificando che per quest’anno non ci saranno rivoluzioni. "Per modificare il regolamento quando le iscrizioni sono chiuse c’è bisogno di un accordo all’unanimità di tutti i partecipanti. Abbiamo provato a cambiarlo in corsa ma alcuni non apprezzavano questa idea".