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Emergenza Coronavirus: la FISE scende in campo per sostenere concretamente i propri associati

I fondi sono destinati a far girare il motore degli sport equestri: i circoli ippici. Di Paola: “non c’è più tempo, adesso necessari concreti aiuti da parte del Governo”

 Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Sport Equestriha approvato oggi, martedì 7 aprile, importanti interventi economici a favore del movimento sportivo equestre, già condivisi con tutti i Presidenti regionali in occasione della Consulta nazionale del 6 aprile.

 

PRIME MISURE URGENTI


Come già anticipato nei giorni scorsi, la FISE ha autorizzato i Comitati regionali a spendere  400.000 euro, sotto forma di contributi in denaro e/o in beni materiali (mangime, fieno o altro), nelle modalità che i Comitati regionali stessi ritengano più adeguate per aiutare a fronteggiare le esigenze del territorio che rappresentano.

La Federazione sta, inoltre, provvedendo a rimborsare le quote di inserimento in calendario per circa 100.000 euro ai Comitati organizzatori per l’annullamento degli eventi federali programmati fino al 31 maggio prossimo.

Nella stessa riunione è stato deciso di autorizzare un’apertura di credito fino a 500,00 euro, sul sistema federale di pagamento on line, a tutti i circa 1.700 circoli affiliati e aggregati alla Federazione, al fine di consentire di effettuare eventuali operazioni nei rapporti con la Federazione.

Questi interventi – effettuati in via d’urgenza dalla Federazione e con il coinvolgimento dei Comitati regionali – sono le prime attività, concrete e immediatamente disponibili, a supporto dei circoli affiliati/aggregati, nel momento in cui proprio le Associazioni continuano ad affrontare il costo del mantenimento dei cavalli della Scuola senza poter godere delle entrate relative alle lezioni impartite.

 

ALTRI INTERVENTI


È stata ottenuta la possibilità – già sollecitata dal Presidente federale con istanza al Ministro dello Sport del 18 marzo scorso – di consentire alle ASD di richiedere all’Istituto per il Credito Sportivo e- tramite la Federazione stessa – dei mutui cosiddetti di liquidità senza garanzie per importi variabili fino a €. 25.000,00 da rimborsare in 36 mesi.

FISE ha in corso di definizione un accordo con uno dei maggiori Istituti di credito privato, per consentire alle ASD di accedere a finanziamenti modulabili da €. 5.000 a € 25.000,00, sempre mirati a consentire di superare l’attuale momento di carenza di liquidità. La linea di credito – da rimborsare in 18 mesi – prevederebbe un preammortamento di 12 mesi. La Federazione comunicherà a breve le modalità e i requisiti minimi necessari per la richiesta dei mutui, la cui concessione è sempre soggetta alla verifica e autorizzazione degli Istituti di credito.

Naturalmente si tratta di un finanziamento che andrà restituito, però è l’unica misura che il Governo ha adottato nei confronti del mondo delle imprese e far rientrare in essa anche le ASD senza scopo di lucro, è stato un passaggio molto importante.

Nel frattempo la Federazione sta già guardando al futuro. Per questo è stato costituito un Gruppo di lavoro coordinato dal Consigliere federale Luca D’Oria e composto dal Presidente FISE Veneto, Clara Campese, in rappresentanza dei Comitati regionali, Mino Palma in rappresentanza dei Circoli e con la consulenza scientifica del dott. Alessandro Gasbarrini. Tale Gruppo ha il compito di redigere un protocollo da proporre alle Autorità competenti per consentire ai Circoli – quando sarà possibile – di prevedere un accesso ai tesserati con criteri compatibili alle misure di contenimento del rischio contagio. Il Consiglio federale, infatti, ritiene che lo Sport equestre abbia tutti i requisiti per essere tra le prime attività sportive da consentire una volta che sarà decisa dal Governo la riduzione delle limitazioni agli spostamenti, ovviamente con criteri condivisi con le Autorità governative stesse.

A queste prime misure si aggiungono una serie di decisioni assunte e necessarie per gestire le conseguenze della sospensione dell’attività sportiva. Tra queste il rinvio al 30 settembre del pagamento della seconda rata della quota di affiliazione (scadenza precedentemente prevista il 15 maggio).

Il Consiglio ha provveduto a sospendere i termini di validità dei punti acquisiti per il conseguimento del 2° grado (art. 386 Libro VIII DAM, relativo ai “piazzamenti conseguiti entro i 24 mesi precedenti alla data di richiesta”). Prorogati anche le scadenze delle abilitazioni alla pratica temporanea (“Welcome” pony o cavallo, “Temporanea”, “Campus” bimestrale o trimestrale) ancora in validità alla data del 23 febbraio (per il tempo residuo). Durante la riunione approvate ancora misure di proroga per la scadenza delle iscrizioni degli equidi sportivi al “Ruolo federale del cavallo” (cavallo iscrizione temporanea).

Tutte le sospensioni e le proroghe operano con una sospensione del computo del numero dei giorni intercorrenti tra il 23 febbraio e l’originaria scadenza dei termini. Il decorso residuo sarà individuato con successiva delibera al termine delle conseguenze dirette dell’emergenza sull’attività sportiva.

Individuate misure anche per Ufficiali di gara regolarmente tesserati nel 2019, che non abbiano provveduto nei termini agli aggiornamenti. A loro è stato consentito un reinserimento temporaneo in ruolo.  Reinserimento in ruolo anche per Istruttori, Tecnici, Segreterie, Direttori di campo, Arbitri di corsia, Arbitri all’arrivo, Arbitri starter, Direttori di campo Club e Mounted games che avrebbero dovuto effettuare aggiornamento entro il 31 dicembre 2019. Tutti i reintegri saranno gestiti nelle forme previste dai regolamenti entro tre mesi dalla data individuata con successiva delibera.

Ampia discussione è stata riservata anche ai danni economici patiti dalla Federazione, che subirà una notevole contrazione delle entrate federali, in conseguenza dell’attuale sospensione delle attività sportive. Questo a fronte della scarsa elasticità dei costi e dei vincoli contrattuali già assunti annualmente. Quando saranno note le date di ripresa delle attività agonistiche nazionali e internazionali si potrà definire il valore totale dei danni economici subiti dalla Federazione.  Apprezzata dal Consiglio la disponibilità dei collaboratori federali che hanno dimostrato solidarietà e vicinanza al movimento sportivo equestre e si sono resi disponibili alla riduzione dei compensi, nonché quella dei dipendenti che stanno seguendo le direttive del CONI. Le attività istituzionali della Federazione non si sono comunque fermate: il Consiglio ha approvato diverse delibere relativi a nuovi regolamenti e avviato attività di formazione on-line.

Il plauso del Consiglio è andato all’Unità di Crisi federale (creata per la specifica emergenza Coronavirus), che in questi giorni ha fronteggiato le numerose richieste di chiarimento e la soluzione di problematiche burocratiche incontrate dai circoli e dagli istruttori/tecnici federali.

Il Consiglio federale ha anche commentato l’elaborazione effettuata dal Centro Studi federale sui danni subiti dal movimento equestre, nel solo mese di marzo. L’analisi dimostra un danno economico (intorno ai 12 milioni di euro) che sta subendo la filiera stretta del movimento equestre rappresentata dai Circoli, dagli Istruttori e dai Comitati organizzatori.  Questo studi, insieme a quelli di tutte le altre realtà del mondo sportivo, è stato portato all’evidenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò e del Presidente del CIP Luca Pancalli, che si sono fatti latori presso il Governo. La risposta del Governo purtroppo è stata molto timida. Encomiabili gli sforzi del Ministro dello Sport per difendere la categoria, ma poco coraggio da parte dell’Esecutivo nel sorreggere la spina dorsale del movimento sportivo italiano.

 

LE DICHIARAZIONI

“Sono orgoglioso – ha commentato il Presidente federale, Marco Di Paola– del comportamento responsabile assunto dai Presidenti dei circoli, dagli istruttori e dai tecnici federali che con il loro lavoro, mai interrotto, stanno tutelando il benessere dei cavalli ospitati presso gli impianti affiliati e aggregati alla Federazione, consapevoli del pericolo del contagio e con un enorme spirito di dedizione e altruismo”. Dopo questa importante premessa il numero uno della FISE ha puntato i riflettori sulla necessità di concreti interventi da parte del Governo. “Il Ministro dello Sport sta certamente impegnandosi a tutelare il movimento sportivo e gli ultimi provvedimenti assunti dal Governo sono una testimonianza di questi sforzi. Invece non è sopportabile dal movimento degli sport equestri – ha aggiunto Di Paola – l’assenza di concrete iniziative del Governo, che tergiversa nell’adozione di interventi concreti, tangibili e spendibili a favore delle Associazioni Sportive dilettantistiche e degli operatori sportivi che non sono la cenerentola del Paese, ma la spina dorsale di un mondo enorme e vitale per la salute della Nazione. Un’attenzione specifica è necessaria per gli Sport equestri: abbiamo un altro atleta, il cavallo, che continua a essere accudito e mantenuto anche in questo periodo di chiusura dei circoli. La Federazione ha trovato grande collaborazione da parte del Ministero per le Politiche Giovanili e per lo Sport e del CONI, nella gestione delle urgenze amministrative, ma ancora nessuna attenzione da parte del Governo, che ignora le urgenze per garantire non solo il benessere, ma anche la semplice sopravvivenza dei cavalli della scuola, compagni dell’avviamento allo sport tra i ragazzi e molto spessa anche di terapia”, ha concluso Di Paola.

(nella foto d’archivio: il Presidente federale, Marco Di Paola e il Segretario generale, Simone Perillo collegati in video conferenza)

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