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Coronavirus, il punto sui campionati in Europa: voglia di ripartenza e Bundesliga in pole

Il Coronavirus ha cancellato il pallone. Dalla Serie A alla Premier League passando per la Liga: sono tanti i campionati che allenano la speranza di ripartire a breve, nel tentativo di  limitare i danni economici, ormai nell’ordine dei miliardi di euro. Ma chi sarà il primo a uscire dall’emergenza? E si riuscirà a tornare a giocare entro l’estate?  Ecco un aggiornamento elaborato da Agipronews, sui tornei principali:

GERMANIA – Bundesliga e Zweite Bundesliga potrebbero essere i primi campionati in Europa a ripartire con i club che hanno ripreso gli allenamenti già la scorsa settimana. Per ora, i due tornei sono ufficialmente sospesi fino al 30 aprile. La Lega calcio tedesca ha fatto slittare un incontro tra club che avrebbe dovuto stabilire un calendario per riprendere le partite a porte chiuse. Le società delle due principali divisioni dovevano incontrarsi venerdì prossimo ma l’incontro è stato spostato al 23 aprile. Si puntava a riprendere il campionato il mese prossimo. La Lega afferma che i club hanno bisogno di più tempo per prepararsi e che qualsiasi decisione presa sarà «basata sulla decisione politica che verrà presa a livello statale nella prossima settimana». La Federcalcio tedesca, spiega Agipronews, potrebbe sviluppare una nuova serie di date che, al momento, non è confermata anche se le indiscrezioni oramai sono troppe per non essere – almeno in parte – fondate. Il giorno della ripresa che verrà proposto è il 9 maggio, poi si andrà avanti a giocare a ritmi serrati, fino al prossimo 21 giugno quando si concluderà la stagione regolare. Con stadi chiusi e accessi limitati ad oltranza.

INGHILTERRA – La Premier League potrebbe tornare a porte chiuse a giugno o luglio, con gare tutte disputate in un’unica città (Londra), in un unico stadio (Wembley) e trasmesse in diretta tv, per consentire ai club in gravissima difficoltà di non dover rinunciare elle entrate derivanti dai diritti televisivi. In ballo ci sono circa 1,3 miliardi di euro da incassare. Tra le ipotesi, ricorda Ahipronews, c’è anche quella di concentrare  le squadre nel centro d’allenamento di St. George’s Park dotato di oltre 220 camere e 13 campi in erba. L’obiettivo è quello di chiudere tutto (compresa l’FA Cup che deve riprendere dai quarti di finale) entro metà luglio ma la diffusione del contagio nel Regno Unito sta rendendo la situazione molto caotica. C’è la possibiltà che il campionato inglese sia l’ultimo a completare la stagione.

FRANCIA – Il 23 agosto partirà la nuova stagione di Ligue 1. Ma per quanto riguarda la chiusura di quella attuale – come riportato dal quotidiano francese L’Equipe – si ipotizza che il 17 giugno si possa riprendere a calcare il terreno di gioco. L’idea è quella di poter scendere in campo ogni tre giorni senza sosta fino a metà luglio. La data di chiusura però non è così scontata. Alcuni club non voglio rischiare la salute dei loro calciatori quindi il 15 luglio potrebbe diventare la fine del mese. In mezzo alle ultime 10 giornate ci sono anche da disputare le finali di Coppa di Francia e Coppa di Lega.

ITALIA – Anche la Serie A partirà a porte chiuse. Quando? La speranza indica ill 30 maggio. Ma prima – seguendo l’ultimo decreto del governo – ci saranno gli allenamenti. Come per i club tedeschi, Lazio, Juventus, Inter, Roma e tutti gli altri dovrebbero poter tornare ad allenarsi il 4 maggio, post visite. Poi la ripartenza: 12 giornate più 4 gare da recuperare. Il campionato finirebbe il 2 agosto, dunque, con tre gare a settimana. Come riporta Agipronew sè la previsione più ottimistica legata alla speranza di ripartire, ma non è escluso lo slittamento in avanti, oltre l’estate, così come dichiarato dal numero uno della Figc Gabriele Gravina per il quale l’obiettivo resta quello di concludere i tornei interrotti.

SPAGNA – La Liga ha contattato i vari club della Prima e della Seconda Divisione per rivedere il loro protocollo per il ritorno del calcio e le date di questo ritorno. I vertici vogliono che le loro squadre tornino al lavoro il 1 maggio, quando le misure imposte dallo stato di allarme dovrebbero essere state allentate. Questo piano, spiega Agipronews, sarà presentato al CSD, che lo studierà insieme al Ministero della Salute. La Liga – a quanto si apprende dal piano – illustra che il ritorno al lavoro delle diverse squadre sarà progressivo. Una prima fase composta da piccoli gruppi di giocatori, circa 4 o 6 per campo, e una seconda dove si integreranno circa una dozzina per campo, solo a partire dal 15 maggio. Successivamente, entro il 25 maggio inizieranno gli allenamenti regolari in gruppo con il giusto personale per svolgere l’attività. La Liga favorisce inoltre che il personale e gli organi tecnici si concentrino su una residenza o una struttura alberghiera per evitare il contatto con le persone nel loro ambiente. Per la ripresa del campionato, invece, si pensa al 6 giugno ma più facile il 28 giugno.

BELGIO – Il calcio belga si è arreso ufficialmente al coronavirus. Il Consiglio di amministrazione della Jupiler Pro League ha fermato definitivamente il campionato con la classifica attuale e l’assegnazione del titolo al Club Brugge, società attualmente in testa.

OLANDA – Nei Paesi Bassi la situazione dovrebbe andare all’opposto del Belgio. La federazione calcistica olandese ha seguito le linee guida dettate dalla Uefa di finire i campionati nazionale entro i primi di agosto respingendo di fatto la volontà di alcuni club (Ajax, PSV e AZ Alkmaar) di chiudere anzitempo la stagione. Le gare, ovviamente, si giocherebbero a porte chiuse e l’obbiettivo sarebbe riprendere gli la preparazione a metà maggio. Intanto la KNVB aspetta con speranza il 21 aprile, giorno in cui il governo deciderà se revocare alcune misure del lockdown. In caso di ok alle restrizioni, la finale di coppa tra Utrecht e Feyenoord potrebbe giocarsi il 12 luglio. L’ente calcistico olandese ha anche elaborato piani per accelerare playoff,  promozioni e retrocessioni tra le due divisioni professionistiche.

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Redazione

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