Federazioni Italiane

Coni – Petrucci ha presentato i numeri dello sport italiano

Per la prima volta negli ultimi dieci anni, il numero dei sedentari in Italia è sceso sotto al 39%, con un decremento nell’ultimo anno del 2,3% (dal 40,6 al 38,3): un dato che testimonia come nel 2010 c’è stato oltre 1 milione e 200 mila sedentari in meno rispetto al 2009. Parallelamente continua a crescere sia il numero di chi pratica attività sportiva in modo continuativo (22,8%), sia di chi svolge qualche attività fisica (28,2), mentre resta stabile il dato sulla pratica sportiva saltuaria (10,2).

 

Il Presidente Petrucci ha rappresentato la soddisfazione dello sport italiano per la storica inversione di tendenza. “I nostri sono veri e propri miracoli. Ad un anno dalle Olimpiadi di Londra, essere riusciti a diminuire del 3% il numero dei sedentari in Italia è per noi motivo di grande orgoglio, e di fatto ci permette di metterci già al collo una medaglia importante. I risultati olimpici affascinano, trascinano ed emozionano, ma combattere l’obesità è un fatto culturale. Grazie alle sinergie tra CONI, Governo e MIUR, lo sport italiano sta assolvendo ai propri compiti, perché le medaglie sono il fascino più visibile per uno sport, ma la pratica sportiva è il segnale più indicativo della dimensione culturale di una paese. Non abbiamo risentito della crisi grazie anche ai finanziamento garantiti sin dal primo governo Berlusconi e proseguiti fino ad oggi. E voglio sottolineare l’incremento della pratica sportiva, nella scuola, per la fascia di età 6-10 anni. Merito soprattutto del progetto di alfabetizzazione motoria varato con il MIUR, con 5 milioni stanziati dal Coni e 2,5 dal Ministero dell’Istruzione. Il rapporto con il MIUR è straordinario . Abbiamo raggiunto un risultato eccellente ma vogliamo ottenere sempre di più. Diminusce la sedentarietà e aumentano i tesserati: questi numeri dipendono prima di tutto dal grande campione, quindi dai risultati delle Federazioni Sportive Nazionali, dai grandi tecnici e dai Presidenti Federali. Il CONI per statuto coordina e perciò riteniamo di essere bravi”.

 

Il Segretario Generale Raffaele Pagnozzi ha illustrato i dettagli della ricerca, sottolineando i dati più eloquenti. “Sono quattro, secondo il panorama delineato dall’Istat, gli atteggiamenti principali degli italiani verso lo sport: il 22,8% pratica con continuità, il 10,2% lo fa saltuariamente, il 28,2% si limita a qualche attività. E i sedentari, come detto, sono scesi fino a 38,3%. Vuol dire che un milione e 200 mila italiani si sono alzati dalla poltrona nel 2010. La popolazione sportiva, in maggioranza maschile (127 donne inattive ogni 100 uomini), aumenta: in totale, i tesserati sono oltre 4.391.000 secondo i dati riferiti al 2009. Le Federazioni, in particolare, fanno registrare un incremento del 4,6 dei tesseramenti rispetto al 2008, quando si sono svolte le Olimpiadi di Pechino. I risultati ottenuti dagli azzurri ai Giochi si sono trasformati in un volano prezioso per alcune discipline, come il pugilato. In totale l’aumento dei tesserati nelle Federazioni è invece del 4,6%, con un +2,8% alla voce società. Tra gli aspetti più significativi anche la distribuzione degli sport praticati. Il calcio si riconferma il più praticato con 1.125.440 tesserati (il 26,9% del totale atleti); seguono la Pallavolo con 327.000 atleti e la Pallacanestro con 322.000. Più in generale il 53,6% rappresenta l’incidenza dei tesserati dei primi cinque sport per maggiore diffusione (gli altri due sono il Tennis con il 5,8% e la Pesca Sportiva e le Attività Subacquee con il 5,5%): dieci anni fa, il 50% del tesseramento veniva invece coperto solo dalle prime 4 federazioni (Calcio, Caccia, Basket, Pesca Sportiva e Attività Subacquee). Ampliando la graduatoria si scopre che il 75% del tesseramento del 2009 riguarda ben 13 federazioni nazionali, mentre nel ’99 erano solo 9 a detenere il 3/4 del tesseramento degli atleti”.
Il Sottosegretario con Delega allo Sport, Rocco Crimi, ha applaudito i numeri della ricerca. “Lo sport italiano funziona e non pensa soltanto alle Olimpiadi. Si pensa anche allo sport per tutti. Lo studio ha evidenziato un confortante calo della sedentarietà, scesa per la prima volta sotto la soglia del 40 per cento, con grandi benefici per la salute, perché voglio ricordare che anche se minima l’attività fisica previene tante patologie, dall’obesità al diabete alle malattie cardiovascolari. Un risultato che è stato possibile perché si è fatta una corretta attività di promozione, si è raggiunto l’accordo CONI-MIUR e quindi, in sintesi, si è lavorato in maniera corretta e ritengo che i fondi che il Governo non hanno fatto mancare allo sport italiano, perché i tagli non hanno infatti riguardato questo settore, siano stati ben impegnati”. 
All’incontro hanno partecipato anche numerosi rappresentanti di Giunta e Consiglio Nazionale, oltre ai Presidenti e ai Segretari di Federazioni, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva e Associazioni Benemerite.
Coni.it

Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, unitamente al Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, ha presentato stamane, nel Salone d’Onore del CONI, la ricerca  “I numeri dello Sport – La pratica sportiva in Italia attraverso i dati CONI e ISTAT”, alla presenza del Sottosegretario  con Delega allo Sport, Rocco Crimi e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.  I dati, elaborati annualmente dal CONI e dall’ISTAT, rappresentano il riscontro oggettivo del lavoro svolto e delle iniziative messe in atto per promuovere l’attività fisica e sportiva nel Paese.

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Marcel Vulpis

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