(di Marcel Vulpis) – Dopo il Piatek Day proseguono senza sosta le attività di marketing del club ligure. Domenica scorsa, in occasione di Genoa-Udinese (finita con un pareggio per 2-2), ha debuttato l’iniziativa denominata “GenoaVirtual Reality”. Un progetto studiato per coinvolgere i tifosi, che smaterializza, di fatto, il classico modello del Fan Village, adattandosi alle caratteristiche di molti impianti italiani.

All’interno del settore “distinti”, i supporter rossoblù hanno potuto testare gratuitamente questa nuova tecnologia prima della gara ufficiale. Tramite la Genoa Virtual Reality, i supporter presenti allo stadio sono stati trasportati all’interno del terreno di gioco e vivranno l’esperienza calcistica di uno dei loro beniamini. Il servizio sarà garantito da Orwell, nuovo partner rossoblù. Quest’ultimo si occupa di sviluppare iniziative similari, durante la stagione, per far crescere la fan engagement e fidelizzare soprattutto i più giovani, particolarmente interessati alle novità tecnologiche.

In questo primo evento non era prevista la partecipazione di calciatori rossoblù, anche perché l’incontro tra tifoso e atleta avviene soltanto nell’universo della “realtà virtuale”. Un momento storico per il calcio tricolore, che, solo da pochi anni, ha conosciuto ed apprezzato le attività sviluppabili all’interno dei villaggi dei tifosi (format molto popolare negli stadi stranieri).

Attraverso il lancio di Genoa Virtual Reality, la società ligure intende posizionarsi come un club “driver” (capace di fare tendenza e mercato) nel calcio nazionale, diventando un vero e proprio punto di riferimento per altre realtà non solo della serie A, ma anche delle principali leghe professionistiche. (fonte: Tuttosport)