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Come funziona la classifica avulsa in caso di più squadre a pari punti?

Con il primo posto della Serie A praticamente già assegnato, adesso si attendono solo i verdetti per gli altri piazzamenti in classifica: Champions, Europa League, Conference e zona retrocessione. Gran bagarre in vetta, con sei squadre che sgomitano per un posto nelle prime sette. Alcuni club sono ancora in corsa per una vittoria in coppa (Napoli e milanesi in Champions, Inter, Juventus e Fiorentina in Coppa Italia, Roma in Europa League, viola in Conference) mentre i bianconeri restano sospesi sulla questione penalizzazione di 15 punti. Si corre persino il rischio che alcune formazioni arrivino a fine torneo a pari punti. Conseguenze? Applicazione della classifica avulsa.

Meno complicata del solito, la classifica avulsa comporta regole simili in testa e in coda. Ma se il Napoli è ormai campione d’Italia con il terzo scudetto firmato Spalletti, e quindi esclude ogni possibilità di un arrivo a pari punti, diversa è la situazione entro le prime sette, mentre nella parte bassa della classifica i giochi sembrano fatti a discapito di Cremonese, Sampdoria e Verona. Gli scaligeri sono gli unici in realtà che possono ancora contare sul guizzo salvezza finale ai danni dello Spezia.

In termini di classifica avulsa e regolamento, chi avesse condiviso il primo posto in condomino a pari punti avrebbe disputato uno spareggio in gara unica con eventuali rigori per decretare il club campione d’Italia. Per la zona Europa il regolamento prevede quanto segue: qualora due squadre arrivino a pari punti al termine della stagione, si considerano cinque criteri: 1) punti realizzati negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti generale tra i due club a pari punti; 4) reti totali realizzate; 5) sorteggio. É possibile che più di due squadre arrivino a pari punti al termine del torneo. In questo caso si determina una mini-classifica con i club che hanno chiuso il torneo a pari punti. I criteri che entrano in gioco sono gli stessi in caso di arrivo a pari punti di due squadre.

In Europa, la classifica avulsa in caso di più club a pari punti che competono in un torneo internazionale tipo Champions, prevede, tra gli ultimi criteri disponibili, anche la valutazione dei cartellini ricevuti: una sorta di assegnazione del titolo, o del miglior piazzamento, in base al fair play degli atleti. In questo caso la condotta di gioco, e quindi ammonizioni ed espulsioni, diventano determinanti non solo nel corso di una partita. Per tornare invece dallo scenario europeo a quello italiano, il regolamento della Serie A prevede che cinque cartellini nel corso della stagione comportino un turno di squalifica per diffida. Questa la situazione attuale con una panoramica completa dei giocatori che hanno collezionato il maggior numero di ammonizioni nel campionato 2022-23.

Una statistica utile per capire quali giocatori potrebbero mancare nelle partite chiave da qui al termine della stagione e per effettuare i propri pronostici sulla medesima statistica. I bookmakers, infatti, elargiscono quote anche sulla possibilità che uno o più giocatori vengano ammoniti o espulsi nel corso del match, come evidenziato anche da siti specializzati di betting come guidescommesse.it.  Le quote valutano l’attitudine potenziale dell’aggressività sportiva. Elementi come il pressing funzionale al recupero palla veloce, all’interdizione sistematica oppure alla difficoltà di reggere la pressione avversaria (tipica delle squadre di bassa classifica), porta i bookmakers a valutare le possibilità che un giocatore possa essere più o meno facilmente sanzionato con un giallo o con un rosso. Da qui derivano le varie possibilità contemplate dagli analisti: quale squadra riceverà più cartellini,  totale cartellini nell’incontro, primo cartellino, minutaggio della sanzione (giallo o rosso), tipologia di sanzione, numero di espulsioni e così via.

Difficile ipotizzare come verranno decise le sorti del campionato di Serie A 2022-23 per quanto riguarda i piazzamenti in Europa. Dal secondo posto in poi l’equilibrio ha caratterizzato, e continua a caratterizzare, tutta la stagione della massima serie. A vincere è stato soprattutto lo spettacolo.

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Redazione

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