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Cimmino (Yamamay) si dimette da parlamentare

E’ durata poco piu’ di due anni l’esperienza in politica di Luciano Cimmino, 71 anni, gran parte dei quali spesi a produrre e vendere il tessile made in Italy. Da Napoli fino al Brasile, poi in Cina, prima con le rappresentanze di grandi marchi, poi con i suoi, di marchi: Carpisa, Yamamay e Jaked, dopo l’avventura anni ’80 di Original Marines.      Ma i ‘marines’ veri, Cimmino li ha trovati dove non se li aspettava. “Non faccio polemica con nessuno- spiega interpellato dalla Dire- vado via da Montecitorio per motivi di natura personale”. 

“Ho chiesto io alla presidente Boldrini di accellerare le pratiche…Vorrei che le dimissioni fossero formalizzate entro luglio, in modo da non sprecare l’estate”. Il suo desiderio è stato esaudito appunto ieri.      
Proprio ai giovani Cimmino, si legge in un take agenzia della DIRE, dedica il suo passo indietro. “L’unico rammarico che ho- sottolinea- e’ di aver delegato tutto alla politica, perche’ questo richiedeva l’impresa: una dedizione assoluta. Poi, il richiamo e’ tornato a farsi sentire. E’ accaduto quando Mario Monti ha rivolto il suo invito a molti italiani come me, per dare una svolta alla situazione del Paese, nei mesi terribili in cui sembrava che tutto potesse precipitare”.     In fondo, riflette ora Cimmino, “e’ stato un onore sedere in Parlamento, nei banchi che hanno visto alternarsi i grandi padri della Patria. Personalmente ho sofferto un po’ il calendario, che a volte si prende anche le notti e peggio ancora, ti costringe a giornate vuote, in cui ti senti impotente. Ma e’ acqua passata. Me ne vado senza rammarico. Se posso, vorrei dare un consiglio ai giovani: non lasciate tutto nelle mani dei politici. Siate voi protagonisti in prima persona”.

E’ ufficiale: Luciano Cimmino, imprenditore famoso in Italia per i marchi Carpisa, Jaked e Yamamay (con investimenti importanti nel mondo dello sport a livello sponsorizzativo) si è dimesso da parlamentare (era “salito in politica” nel gennaio 2013, con Mario Monti, aderendo a “Scelta Civica per l’Italia” ed era stato eletto nel collegio della Camera – Campania1). Ieri la votazione in aula che, con 280 voti a favori e 47 contrari, ha ratificato la decisione presa settimane fa dall’imprenditore campano. 

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Marcel Vulpis

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