Il calcio inglese non conosce crisi, almeno in termini di spettatori, e gli stadi, quasi sempre di proprietà degli stessi
club sono una delle fonti primarie di reddito delle squadre.

La conferma arriva da un’analisi condotta da Deloitte, da cui
risulta un utilizzo degli impianti calcistici inglesi vicino al 100%. Una situazione quindi profondamente diversa da quella italiana, dove a riempire gli stadi sono davvero in pochi, anche tra i club più blasonati.

Delle 5 squadre inglesi che l’anno prossimo parteciperanno alla Champions League, il Manchester Utd., per la gioia del nuovo
proprietario Malcolm Glazer, è la squadra ad aver la media di presenze più alta (con 67mila tifosi per partita) oltre che un utilizzo della capacità dello stadio pari al 99.5%, praticamente un tutto esaurito ad ogni partita in casa.

Il Chelsea di Abramovich, con 42 mila spettatori ha riportato un utilizzo del 98.7%, seguito ad un passo dall’Arsenal con il 98.6% e 38 mila spettatori di media. Leggermente staccato segue il Liverpool con 42mila spettatori, ma “solo” il 93.8% di utilizzo dello stadio, mentre il “fanalino di coda” è l’Everton con 37mila spettatori ma “solo” il 90.8% di utilizzo della capacità dello stadio.